sabato 25 agosto 2007

I sindaci italiani sono ...

Tratto dal Blog di Marco Boschini.
Ovvero, come la maggior parte della classe dirigente di questo Paese se ne infischia dello sfacio ambientale prodotto da un modello di sviluppo insostenibile e distruttivo.
Una lettera scritta in una sera di fine estate a Beppe Grillo, in vista del V-Day dell’8 settembre prossimo…
Caro Beppe,“La Casta” è riuscito molto bene a dirci e documentarci quanto tutti, o quasi, percepivamo ogni giorno, dalla nostra postazione quotidiana di cittadini-sudditi, rispetto ai privilegi intollerabili dei politici di professione, le ruberie, l’arroganza fatta legge.
Io però vorrei parlarti della casta all’incontrario, quella che così non dovrebbe essere perché troppo vicina alla gente, fatta degli oltre ottomila sindaci italiani (non tutti, fortunatamente!) e dei loro sessantamila collaboratori-assessori.
Come sai coordino l’Associazione dei Comuni Virtuosi (http://www.comunivirtuosi.org/), una rete di enti locali nata nel 2005 per promuovere su tutto il territorio nazionale buone prassi legate alla riduzione dell’impronta ecologica di un territorio, attraverso la realizzazione di progettualità concrete ed efficaci. Da allora giro in lungo e in largo per l’Italia, pagandomi il biglietto del treno o il gasolio per la macchina, con il solo entusiastico interesse di incontrare amministratori diversi, raccontare loro di cosa loro colleghi stiano sperimentando con successo, nel silenzo vergognoso dei mass-media e nell’indifferenza ottusa della Casta Nazionale della Politica.
Ogni volta, ingenuamente, mi dico che raccontando loro quanto ad esempio raccolto nei tre libri pubblicati per la EMI (“Caro sindaco new-global”, “Comuni Virtuosi” e “In Comune”, http://www.emi.it/), sicuramente li convincerò della bontà delle esperienze virtuose messe in atto, invogliandoli a copiare un progetto e replicarlo nel territorio da loro amministrato. Perché il bello di questa storia è che non c’è nulla da inventare, è già stato tutto (o quasi) fatto. Con dieci semplici mosse i sindaci italiani potrebbero, da soli, senza aspettare le chiacchere inutili della Casta, risolvere lo sforamento dei parametri di Kyoto, recuperando al contempo un sacco di denaro perché, come molto spesso accade, fare cose concrete a favore dell’ambiente fa risparmiare soldi. Altro che tesoretto!

Il Comune di Padova, ad esempio, ha avviato una ristrutturazione energetica degli edifici comunali e della pubblica illuminazione che a pieno regime prevede un risparmio annuo di oltre quattro milioni di euro sulla spesa corrente del bilancio comunale. Semplicemente cambiando le lampadine della città già oggi risparmiano qualcosa come ottocentocinquantamila euro! Ogni anno...
Il problema dei nostri sindaci, caro Beppe, è che non capiscono, proprio non ci arrivano. Se gli racconti che è possibile ristrutturare il municipio pagando tutti gli interventi con il risparmio ottenuto sulla bolletta ti guardano come fossi un idiota, o un marziano.Perché i sindaci come Laura Puppato di Montebelluna si contano sulle dita di una mano? Perché il suo ostinato progetto di introduzione della raccolta differenziata porta a porta non viene imitato domani mattina da tutte le amministrazioni di centrosinistra? Che fanno Fassino e Rutelli, oltre a spartirsi pezzi di Pidì? Forse non sanno che a Montebelluna sono passati al 78,6% di raccolta differenziata? E che in un anno i cittadini sono passati a produrre da 280 a 100 kg. di rifiuti, riducendoli drasticamente? E che questa operazione, che fa bene all’ambiente, ha permesso al comune di risparmiare poco meno di cinquecentomila euro all’anno, utilizzati dall’anno successivo per introdurre una tariffa che premia i cittadini più virtuosi?

Oltre alla pigrizia e alla stupidità della nostra classe dirigente, l’altro vero problema è che chi si è occupato di ambiente e politica negli ultimi vent’anni lo ha fatto in modo demagogico. Quante volte li abbiamo sentiti parlare di sviluppo sostenibile, di idrogeno, di fonti energetiche rinnovabili. Entro il 2050 faremo…, stiamo programmando una terza rivoluzione industriale ecologica, e via di queste belle balle.

Ora io (e tanti altri insieme a me) sono qui a dire che è possibile e conveniente intervenire subito, dal basso, a favore dell’ambiente. Partendo dai nostri municipi, attraverso una serie di azioni che abbattono le emissioni inquinanti e riducono la “bolletta energetica” del comune.
Il 25 agosto a Monsano (AN) durante la “Festa del buon senso”, premieremo i comuni più virtuosi che hanno aderito al premio dei “Comuni a 5 stelle”, a dimostrazione che, nonostante l’indifferenza di molti sindaci-funzionari la cui unica preoccupazione è quella di scalare la piramide del potere, ne esistono altri disposti a mettersi in gioco, sperimentando nuove strade e interpretando il proprio ruolo come quello di un dipendende, a tempo determinato, che svolge il proprio compito al servizio della gente e quindi salvaguardando il territorio e il futuro dell’umanità.

Se passi da Monsano sei il benvenuto, come tutti quelli che vorranno partecipare ad un giorno di festa. Un abbraccio sincero e virtuoso.”

Posto questo intervento di Marco Boschini tratto oggi dal suo blog. Ho adulcorato il titolo perchè se no dicono che sono troppo cattivo.
Mi sembra molto più incisivo il testo del titolo!
Il 6 marzo 2006 (un'anno e mezzo fa!) in uno dei miei primissimi post ho proprio riportato la prefazione al libro "Caro Sindaco NewGlobal" di cui Marco Boschini parla anche nel testo.
Da allora ho prestato quel libro a diverse persone di San Felice che hanno potuto toccare con mano che VOLERE E' POTERE.
Cambiare si può, basta volerlo!

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