venerdì 30 marzo 2007

Appello di Emergency


Mi associo all'appello di Emergency per la liberazione di Rahmatullah Hanefi.

"Siamo angosciati per la sorte di Rahmatullah Hanefi. Il responsabile afgano dell'ospedale di Emergency a Lashkargah è stato prelevato all'alba di martedì 20 dai servizi di sicurezza afgani.

Da allora nessuno ha potuto vederlo o parlargli, nemmeno i suoi famigliari. Non è stata formulata nessuna accusa, non esiste alcun documento che comprovi la sua detenzione. Alcuni afgani, che lavorano nel posto in cui Rahmatullah Hanefi è rinchiuso, ci hanno detto però che lo stanno interrogando e torturando “con i cavi elettrici”.

Rahmatullah Hanefi è stato determinante nella liberazione di Daniele Mastrogiacomo, semplicemente facendo tutto e solo ciò che il governo italiano, attraverso Emergency, gli chiedeva di fare. Il suo aiuto potrebbe essere determinante anche per la sorte di Adjmal Nashkbandi, l'interprete di Mastrogiacomo, che non è ancora tornato dalla sua famiglia.

Domenica 25, il Ministro della sanità afgano ci ha informato che in un “alto meeting sulla sicurezza nazionale” presieduto da Hamid Karzai, è stato deciso di non rilasciare Rahmatullah Hanefi. Ci hanno fatto capire che non ci sono accuse contro di lui, ma che sono pronti a fabbricare false prove.

Non è accettabile che il prezzo della liberazione del cittadino italiano Daniele Mastrogiacomo venga pagato da un coraggioso cittadino afgano e da Emergency. Abbiamo ripetutamente chiesto al Governo italiano, negli ultimi giorni, di impegnarsi per l’immediato rilascio di Rahmatullah Hanefi e il governo ci ha assicurato che l’avrebbe fatto. Chiediamo con forza al Governo italiano di rispettare le parola data."

giovedì 29 marzo 2007

HiperLan anche a Puegnago

La banda larga con tecnologia HiperLan sbarca anche a Puegnago. E' una buona notizia. L’avevo letta su un giornale di freepress qualche giorno fa e la ritrovo ora sul sito del Comune di Puegnago. Trovo infatti inammissibile che intere zone della nostra ricca e sviluppata provincia siano escluse dall’accesso veloce ad Internet.
Su Telecom che se ne frega sonoramente di coprire con l’ADSL vaste aree di territorio ce ne sarebbe molto da dire. Per fortuna c’è chi più efficacemente di me scrive e si pronuncia da anni sulla gestione Telecom (Beppe Grillo, Report - puntata del 25.03.07).

La mia preoccupazione su questa vicenda è una sola: anche i cittadini di Puegnago saranno lasciati allo sbando una volta che saranno venduti i primi abbonamenti alla Banda Larga?

Io ho avuto l’installazione delle connessione Hiperlan l’11 settembre 2006. Ad oggi la società che gestisce il servizio per conto delle Provincia di Brescia non è ancora riuscita a garantirmi quello che per contratto mi ha prospettato da oltre 6 mesi. Dove sono le istituzioni che hanno voluto e sponsorizzato questa utile e valida iniziativa? Mi riferisco in primis alla Provincia e ma anche al nostro Comune.

Mi auguro almeno che l’entrata di nuove aree coperte da servizio faccia aumentare il “potere contrattuale” degli utenti che ad oggi sono stati lasciati davvero soli.

giovedì 22 marzo 2007

Dal 17 al 25 marzo 2007 Settimana per l'Acqua

Siamo nella settimana per l'acqua. Una settimana dove molte persone si mobilitano contro la privatizzazione dell'acqua che è, o meglio dovrebbe essere, un bene comune.
Più di 700 organizzazioni territoriali che promuovono la campagna "Acqua Pubblica, ci metto la firma!" si impegnano in questa nuova iniziativa in vista della giornata mondiale dell’acqua prevista per il 22 marzo (oggi!!!). Sette giorni di mobilitazione straordinaria con concerti, convegni, assemblee, banchetti in tutta Italia, per chiedere una moratoria che blocchi i processi di privatizzazione delle risorse idriche, per dire no alla mercificazione dei beni comuni.
Queste sono alcune delle iniziative sul territorio lombardo:

29 marzo 2007 - VEROLAVECCHIA (BS), Assemblea pubblica
28 marzo 2007 - NUVOLENTO (BS), Assemblea pubblica
27 marzo 2007 - DESENZANO DEL GARDA (BS), Assemblea pubblica
26 marzo 2007 - NUVOLENTO (BS), Assemblea pubblica
25 marzo 2007 - PASSIRANO (BS), Banchetto raccolta firme
25 marzo 2007 - PASSIRANO (BS), Banchetto raccolta firme
23 marzo 2007 - GHEDI (BS), Assemblea pubblica
Amref ha pubblicato in questi giorni le "10 regole d'oro blu" http://www.amref.it/Locator.cfm?pageid=3660
Insomma di acqua se ne parla e anche parecchio!
Rientrato a San Felice in consigliere Maruelli ha scoperto che il nostro acquedotto è passato alla "nostra" Gardauno.
Io non sono mai stato ne presidente ne vicepresidente di Gardauno. Non sento mia GardaUno, anzi me la sento molto lontana, quasi qualcosa da evitare per come ha operato in passato. Soprattutto in passato questa azienda ha dimostrato di non essere all'altezza del compito che ha avuto.
Non è mai stata all'altezza di ASM, Cogeme, ValGas o altre municipalizzate. Se non nei confronti dei cittadini/utenti nemmeno dei Comuni/soci.
Abbiamo avuto per anni il più basso livello di raccolta differenziata della provincia nei comuni serviti da Gardauno. Abbiamo avuto costi più elevati rispetto a Cogeme e ASM.
Per tornare all'acqua gli acquedotti di Gardone Riviera e Salò (sotto la gestione GardaUno) nelle estati 2005 e 2006 non hanno certo brillato, anzi le autobotti dei volontari del Garda hanno rifornito Salò prelevando a Portese l'acqua!!
Per non parlare di quando si è lanciata nei servizi di cartografia e altro.
Ma di GardaUno non si parla mai!
Di acqua invece io ne parlo da tempo, non dal 19 marzo:

domenica 11 marzo 2007

Quali compiti per un consiglio comunale?


Riporto una lettera al Direttore, pubblicata su Bresciaoggi il 6 marzo 2007 e scritta da mia moglie Michela.

Caro direttore,
vorrei sottoporre a lei e ai suoi lettori una riflessione sul ruolo politico che ha, o che, secondo me, dovrebbe avere, un Consiglio Comunale.
Ieri sera, 22 febbraio 2007, il Consiglio Comunale di SAN FELICE del Benaco, di cui io sono membro come consigliere di minoranza, è stato chiamato ad esprimersi circa l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2007 e altre disposizioni a ciò strettamente connesse, relative all’addizionale Irpef e alle aliquote sull’Ici.
La presentazione del bilancio di previsione 2007 era stata fatta in un consiglio comunale precedente, durante il quale non era stato però possibile dibattere in merito. Il consigliere delegato al bilancio si era in quella occasione limitata ad una presentazione tecnica, poco più articolata del dire quali fossero le previsioni di entrata e di uscita.
In sede di dibattito per l’approvazione io mi aspettavo qualche delucidazione in più relativamente alle scelte fatte, invece nulla. Allora io ho espresso le mie motivazioni per il voto successivo, che sarebbe stato contrario. Io avrei votato contro un bilancio del quale mi risultava impossibile comprendere la “progettualità” su cui si basa.
Se escludiamo infatti la parte rigida del bilancio, legata alle spese per far funzionare la macchina amministrativa, io ritengo che la parte restante del bilancio debba essere impostata rispondendo alla domanda “Quali sono le esigenze della nostra comunità e in che modo riteniamo opportuno farvi fronte?”.
Facciamo un esempio: SAN FELICE del Benaco si definisce comune turistico. E per questo una parte consistente delle nostre risorse viene dedicata a questo settore, attraverso l’adesione alla Comunità del Garda e alla Riviera dei Castelli, nonché all’organizzazione di manifestazioni e iniziative di tipo turistico. Ma qual è il “disegno” che sta dietro tutto ciò? Quali sono gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere attraverso tali azioni? Rispondiamo realmente alle esigenze del settore turistico organizzando un calendario fittissimo di manifestazioni concentrate nei tre mesi estivi?
Ma ancora, se ci spostiamo in un altro settore, altrettanto importante, quello dei servizi sociali, quali sono i problemi sociali di un comune come il nostro? E questa amministrazione ne è veramente consapevole e sta andando nella direzione del fornire una risposta a tali problemi?
Io ho qualche perplessità, dal momento che nessuno dice nulla riguardo al disagio giovanile che emerge dai fatti di cronaca riportati anche dal suo giornale, che ci mettono di fronte al fatto reale di come la nostra frazione di Portese fosse centro di spaccio di sostanze stupefacenti, prima dell’intervento dei Carabinieri.
E cosa fa la nostra amministrazione? Organizza manifestazioni, dedica risorse ad un servizio di trasporto dei turisti dai campeggi verso gli altri comuni del Garda, in modo che posSANo andare alle feste, ai mercatini...
Io invitavo pertanto ad una riflessione su queste ed altre questioni, riconducibili in sintesi ad un discorso di progettualità per il futuro di SAN FELICE del Benaco.
A fronte di queste mie riflessioni nessuno della maggioranza ha ritenuto di doversi esprimere, mentre si è dibattuto solo relativamente ad alcuni emendamenti proposti da altri consiglieri di minoranza che chiedevano un paio di servizi igienici in corrispondenza delle spiagge e della pista ciclabile, e chiedevano di rivedere i costi dell’isola ecologica per lo smaltimento dei rifiuti.
Di fronte al silenzio assoluto sui temi da me sollevati, ho chiesto al sindaco se io dovessi prendere atto del fatto che la discussione del bilancio si limitava al problema dei bagni e dell’isola ecologica. E lui cosa mi ha risposto? Le questioni che io avevo sollevato erano questioni di carattere «politico», alle quali quindi non riteneva di dover dare risposta in quella sede.
Confesso che questa risposta mi ha lasciata allibita. Ma allora, se non dobbiamo parlare di scelte politiche, qual è il ruolo di un Consiglio Comunale? Quello di verificare che l’ufficio ragioneria abbia fatto bene i conti? Questo non è forse compito del revisore, che peraltro era presente in Consiglio?
Io ho un’idea diversa sul ruolo che dovrebbe avere un amministratore e sul ruolo che dovrebbe avere un Consiglio Comunale. Ma forse sono io che non capisco cosa sia la politica. Sono io che non riesco a cogliere lo spessore politico degli amministratori che abbiamo.
Michela Tiboni
Consigliere comunale Ds
SAN FELICE del Benaco

venerdì 9 marzo 2007

Fra pidocchi e posti barca

In questi giorni sui quotidiani locali si parla di San Felice per due vicende amene che dovrebbero da far sorridere se non fossero l'ennesima dimostrazione della navigazione a vista e l'inadeguatezza nel governare qualsiasi evento da parte della "classe dirigente" che guida da un trentennio il nostro comune.
Chi mi conosce sa benissimo cosa io pensi della gestione dell'asilo che non è comunale ma viene finanziato con circa 70 mila euro all'anno da parte del comune (e quindi con i soldi dei cittadini).
Lo penso da quando nel 2000, insieme a una ventina di altri cittadini di San Felice, abbiamo chiesto di creare una sezione di pre-asilo (per i bimbi sotto i tre anni) e da allora non abbiamo ancora avuto risposta.
Mia figlia non aveva la fortuna di avere una nonna come coordinatrice delle attività dell'asilo e quindi, per quanto coetanea di un'altra bambina, non ha potuto andare all'asilo prima del compimento dei tre anni. Lo stesso trattamento è stato fatto per quasi tutti i bambini. Quasi tutti ma non tutti.
Come viene gestito il patrimonio demaniale del nostro comune è sotto gli occhi di tutti. Un porto privato per pochi e i loro amici dato in gestione ai privati per 30 anni. Privati "benefattori" che hanno salvato il comune dalla bancarotta accollandosi debiti generati dall'incapacità di fare i conti.
Spiagge che altrove sono una miniera di soldi lasciate in condizioni di degrado e abbandono.
Questo è il nostro comune, fra pidocchi e posti barca.