lunedì 10 agosto 2009

laltrasanfelice sbarca su WordPress

Oggi ho provato ad utilizzare un po' WordPress ed ho trasferito i post del mio blog.

Se tutto va bene continuerò a lavorare solo su WordPress, abbandonando così questa piattaforma.

Per continuare a seguirmi il nuovo indirizzo è:

martedì 4 agosto 2009

Comitato Acqua Benaco

Presentazione del Comitato Acqua Benaco
San Felice d/B
Venerdì 7 agosto ‘09
ore 21:00
presso il Castello di Portese
San Felice del Benaco
Durante la serata verrà presentato il Comitato Acqua Benaco e verranno illustrati i suoi obiettivi e le sue iniziative.
In questa occasione sarà possibile:
• aderire al comitato;
• leggere e sottoscrivere la“denuncia di inquinamento edepidemia di gastroenterite” alle Autorità di settore e agli Enti interessati.

Tutti i cittadini interessati sono invitati a partecipare

sabato 1 agosto 2009

Eurosurveillance - la versione di ASL per la comunità scientifica

Vi presento la traduzione (che ha eseguito Maurizia ed ho ripreso dal blog di MoMo) di un articolo scientifico presentato dall'ASL di Brescia a firma del suo Direttore Generale Dott. Scarcella (prima firma) su Eurosurveillance (Volume 14, Issue 29, 23 July 2009) il 23 luglio 2009, nelle stesse settimane in cui la medesima ASL, per voce del suo Direttore Sanitario Dott. Francesco Vassallo affermava a comuni cittadini "che alla luce della consolidata giurisprudenza “L’accesso all’informazione ambientale è negato quando la divulgazione dell’informazione reca pregiudizio allo svolgimento di procedimenti giudiziari o alla possibilità per l’autorità pubblica di svolgere indagini per l’accertamento di illeciti.”"

E' interessante segnalare questa forma di schizzofrenia dell'ente (ASL) nel divulgare da una parte (rivista internazionale) informazioni puntuali e conclusioni circa cause e responsabilità circa gli eventi e negare sistematicamente un confronto con i comuni cittadini e l'accesso alle informazioni.

Buona lettura e grazie a Maurizia che ha effettuato la traduzione.

Eurosurveillance, Volume 14, Issue 29, 23 July 2009
Rapid communications
An outbreak of viral gastroenteritis linked to municipal water supply, Lombardy, Italy, June 2009
C Scarcella(1), S Carasi(1), F Cadoria(1), L Macchi(2), A Pavan(2), M Salamana(2), G L Alborali(3), M N Losio(3), P Boni(3), A Lavazza(3), T Seyler (4)

(1) Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Brescia (Local Health Authority of Brescia), Brescia, Italy
(2) Direzione Generale Sanità Lombardia (Regional Health Authority of Lombardy), Milan, Italy
(3) Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER, Lombardy and Emilia Romagna Experimental Zooprophylactic Institute), Brescia, Italy
(4) Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (National Centre for Epidemiology, Surveillance and Health Promotion), Istituto Superiore di Sanità (ISS, National Institute of Health), Rome, Italy

Segnaliamo un’epidemia di gastroenterite virale legata all’acqua potabile comunale in una cittadina del nord Italia nel giugno 2009. Nell’arco di un mese, abbiamo identificato 299 casi probabili di cui 30 confermati per almeno uno dei seguenti virus: norovirus, rotavirus, enterovirus o astrovirus. Campioni d’acqua e filtri del sistema idrico sono anch’essi risultati positivi al norovirus e all’enterovirus. Sono state adottate opportune misure di controllo con l’impiego di diossido di cloro per trattare il sistema idrico e acido peracetico per i filtri, fornendo nel contempo fonti alternative provvisorie di acqua potabile alla popolazione.
Introduzione
Il 9 giugno 2009, un medico di base del comune di San Felice del Benaco ha notificato all’autorità sanitaria locale di Brescia (regione Lombardia, Italia del Nord) 21 casi di gastroenterite tra gli ospiti di un hotel. I pazienti presentavano vomito, diarrea e febbre. Nei giorni seguenti, sono stati segnalati casi anche fra la popolazione residente. Situata sul lago di Garda, San Felice del Benaco ha 3360 abitanti ma è molto turistica durante i mesi estivi. Abbiamo indagato in merito all’epidemia al fine di identificare l’origine dell’infezione e implementare misure di controllo opportune.
Metodi
Abbiamo definito caso probabile di epidemia quello di una persona che stava male con vomito e diarrea dopo il 7 giugno 2009 e di stanza, prima dell’inizio della malattia, a San Felice del Benaco, mentre si è denominato caso confermato di epidemia quello di una persona che rispondeva ai criteri di un caso probabile e i cui campioni di feci erano risultati positivi ai test di laboratorio per almeno uno dei virus seguenti: norovirus, rotavirus, enterovirus o astrovirus. Casi probabili che sono risultati negativi alla presenza di virus nelle feci sono stati annoverati fra i casi probabili.
La ricerca attiva di casi è stata effettuata nel modo seguente: è stata predisposta una linea telefonica di emergenza pubblica con la quale le persone potevano chiamare l’autorità sanitaria per ricevere informazioni concernenti la malattia e per poter raccogliere i sintomi, la data di inizio della malattia e i dati demografici essenziali. Parallelamente, la squadra sanitaria incaricata di indagare in merito all’epidemia raccoglieva informazioni giornaliere sui casi di pazienti che si presentavano al pronto soccorso del locale ospedale e raccoglieva, ove possibile, campioni di feci.Le autorità locali e regionali iniziavano un’indagine ambientale all’hotel il 9 giugno 2009, prelevando campioni di cibo dalla cucina, avendo colloqui con le persone e raccogliendo campioni di feci per i test microbiologici di 20 casi probabili (sia ospiti che personale). Quando è risultato chiaro che l’epidemia si stava allargando alla comunità residente (ad eccezione di tre campeggi dotati di sistema di rifornimento idrico proprio, dove non si è verificato nessun caso), l’indagine ambientale è stata estesa e ha incluso la raccolta di acqua dall’acquedotto municipale. L’acqua del Comune proviene dal vicino lago. Prima di essere distribuita come acqua potabile, è trattata con diossido di cloro e ipoclorito e passa attraverso filtri a sabbia. Gli incaricati sanitari hanno raccolto un totale di 94 campioni d’acqua dal lago nelle località di pompaggio, dai filtri e dalle fontane pubbliche. I campioni sono stati inviati agli Istituti zooprofilattici sperimentali della Lombardia e dell’Emilia Romagna (IZSLER) per essere sottoposti ai test di verifica della presenza di agenti batterici patogeni (tossine di Salmonella sp., Shigella sp., campylobacter sp., E. coli 0157, Yersinia enterocolitica, Aeromonas sp., Clostridium perfringens), parassiti (Cryptosporidium sp.) e agenti patogeni virali (norovirus, rotavirus,enterovirus,astro virus).I metodi virologici utilizzati sono stati la microscopia agli elettroni a staining negativo, ELISA per il rotavirus di tipoA e i metodi PCR per il norovirus, il rotavirus l’enterovirus e l’astrovirus.
Risultati
Un totale di 299 persone corrispondevano alla definizione di caso di epidemia, comprendendo 269 casi probabili e 30 confermati. La curva dell’epidemia nella figura 1 mostra i casi di epidemia probabili e confermati all’esordio. L’epidemia si è verificata tra l’8 giugno e il 4 luglio 2009 ed ha avuto il suo picco il 15 e il 16 giugno con 47 casi al giorno.Il tasso di attacco della malattia per il paese di San Felice del Benaco è stato dell’ 8,9% (299/3.360). I tassi della malattia per fascia d’età vanno dal 7% (50/713) in persone di 65 anni e più anziane al 14% (34/242) nel gruppo di età dai 15 ai 24 anni (figura 2). Quattro casi, tutti bambini, sono stati ospedalizzati.
Non ci sono stati morti. Le feci provenienti da 36 casi probabili sono state esaminate in laboratorio. Di queste, 17 (47,2%) sono risultate positive al norovirus, 19 (52,8%) al rotavirus, 12 (33,3%) all’enterovirus e 4 (11,1%) all’astrovirus. Otto casi presentavano sia il norovirus che il rotavirus nelle feci e due casi sono risultati positivi al norovirus, rotavirus e enterovirus. Il laboratorio non ha trovato virus in sei casi (ma li abbiamo comunque inclusi tra i casi di epidemia probabili a causa dei sintomi compatibili). La Salmonella sp., il clostridium perfringens e il Campylobacter sp. Sono stati trovati nei campioni rispettivamente in numero di due , uno e un caso.
L’età media di casi confermati di rotavirus è stata di 29 anni (gamma da 0-71) rispetto all’età media di 39 (9-88) per i casi di enterovirus. La distribuzione per fasce d’età dei casi confermati è mostrata nella figura 3.
I campioni di cibo dell’hotel sono risultati negativi alla presenza di agenti patogeni. Il 16 giugno 2009, i risultati dell’indagine ambientale preliminare mostravano abnormi alti livelli di Clostridium perfringens (4 UFC/100 ml) e Aeromonas hydrophyla (16 UFC/100 ml) nei campioni d’acqua di due fontane pubbliche. I test su 44 campioni d’acqua dal sistema idrico comunale (acqua da fontane e filtri) mostravano la presenza di norovirus ed enterovirus. L’esame della rete idrica comunale rivelava che: 1) la società di gestione dell’acqua aveva intrapreso dei lavori sulla vasca di raccolta che avrebbero potuto limitare l’effetto della clorazione; 2) due filtri avevano 10 anni (puliti settimanalmente ma non disinfettati); 3) la concentrazione di cloro nell’acqua prima che passasse dai filtri era di 0,4 mg/l; nell’acqua filtrata era di soli 0,08 mg/l.
Misure di controlloIl 17 giugno 2009, un’ordinanza comunale speciale poneva restrizioni all’uso dell’acqua (agli abitanti è stato detto di non usare l’acqua per bere e cucinare) ed effettuava fornitura alternativa di acqua alla popolazione attraverso autobotti. Le autorità locali organizzavano una campagna di informazione porta a porta e distribuivano volantini al fine di raggiungere il maggior numero di persone. Il 19 giugno 2009, il comune cominciava a disinfettare l’acquedotto con diossido di cloro (0,2 mg/l) e i filtri a sabbia con acido per acetico. Quando la presenza di norovirus nell’acqua e nelle feci dei casi ha ricevuto conferma, la concentrazione residua di diossido di cloro nei punti terminali della rete è stata incrementata a 3,4 mg/l per tre giorni consecutivi a partire dal 23 giugno 2009. Sono stati effettuati un campionamento ed un controllo regolari dell’ acqua per monitorare l’efficienza delle misure di controllo. L’ordinanza sull’acqua potabile è stata mantenuta fino a quando tutti i test di qualità dell’acqua non rispondevano ai parametri di sicurezza. I campioni di acqua raccolti dopo il primo trattamento con diossido di cloro e acido per acetico sono risultati tutti negativi alla presenza di norovirus.
Conclusione e discussione
Un’epidemia di gastroenterite virale è stata microbiologicamente collegata alla fornitura comunale di acqua in una cittadina della Lombardia. Misure di controllo tempestive e un comportamento adeguato da parte della popolazione in seguito alla campagna di informazione svolta hanno impedito un accesso maggiore dell’epidemia.
L’allarme è venuto da un grappolo di gastroenterite in un hotel. La direzione dell’hotel ha prontamente informato un medico di base che ha notificato il fatto alle autorità sanitarie locali. Si è notato un incremento di gastroenterite nella popolazione generale un giorno dopo l’allarme iniziale. L’hotel è situato lungo il lago, vicino al bacino di raccolta dell’acqua, ciò che potrebbe spiegare perché gli ospiti e il personale dell’hotel siano stati fra i primi ad essere colpiti (vedi il picco sulla curva epidemica del 9 luglio 2009).
Sebbene il numero di residenti a San Felice del Benaco sia di 3360 persone, è importante notare che nella stagione estiva arrivano molti turisti e la popolazione triplica. Perciò, i tassi di accesso della epidemia sopra riportati (basati sulla popolazione residente) sono probabilmente sovrastimati, anche se il sistema di sorveglianza non ha captato tutti i casi. Tutte le fasce d’età sono state colpite, così come mostra l’esposizione all’epidemia equamente distribuita fra le varie età. L’età media relativamente alta dei casi di rotavirus (29 anni) è altresì coerente con un’esposizione non limitata solo ai bambini e ai ragazzi.
L’acqua comunale viene prelevata dal lago in un luogo in cui l’acqua è stagnante. Fino ad ora i campioni di acqua del lago testati hanno dato esito negativo per la presenza di norovirus, rotavirus, enterovirus o astrovirus. Comunque non possiamo escludere la contaminazione del lago a causa del superamento della capacità del sistema fognario e/o per scarichi illegali. Abbiamo deciso di non effettuare uno studio analitico perché non l’abbiamo considerato economicamente conveniente, specialmente in un periodo in cui risorse limitate sono allocate prioritariamente al monitoraggio dell’influenza pandemica. In Italia, gli acquedotti sono stati identificati come la sorgente di molte infezioni da norovirus provenienti dall’acqua. Ciò ci fa capire l’importanza per la salute pubblica di acquedotti e sistemi di fornitura dell’acqua ben manutenuti e monitorati nelle nostre città e paesi.

martedì 28 luglio 2009

Serata estremamente deludente

Stasera si è svolta l'assemblea cittadina sul tema dell'inquinamento del nostro acquedotto convocata dall'amministrazione comunale.

La serata è stata estremamente deludente.
Sono stati latitanti (assenti non rende bene l'atteggiamento) sia GardaUno che ASL.
Il Sindaco Paolo Rosa ha cercato di spiegarci i fatti come se nessuno di noi li avesse vissuti sulla sua pelle.

Poche risposte o meglio nessuna. Peccato!

Io penso che la serata non sia stata proprio delle più riuscite e che il "dilemma del prigioniero" abbia (per ora) fornito la sua risposta attesa di mediocre "minimo locale".

Peccato!

martedì 21 luglio 2009

Tramonto a San Felice











venerdì 17 luglio 2009

Il dilemma del prigioniero

In questi giorni la situazione di San Felice e dei problemi del suo acquedotto è piuttosto statica. Un po’ della tensione si sta perdendo, fra vacanze e calo della tensione, anche se sul blog di MoMo, punto di riferimento per gli irriducibili della verità.

Molti cittadini aspettano risposte e sperano che venga convocata la famosa assemblea pubblica che il nostro Sindaco ci aveva promesso parecchie settimane or sono. L’assemblea tarda ad arrivare e malumori cominciano a salire.

Sempre sul blog di MoMo mi è capitato di leggere un commento di Paride che dice:

“La famosa assemblea forse tarda, per la semplice questione che il Presidente di Garda Uno è il Dr Mario Bocchio del P.D.L. nonchè sindaco di Lonato e facente parte del consiglio dei sindaci dell’Asl Il consigliere delegato nonche direttore generale di Garda Uno è il dott. Franco Richetti sempre del P.D.L. e il direttore di settore è il sig. Mario Giacomelli e il nostro sindaco se non sbaglio e stato votato per la maggior parte dei voti da Pdl e Lega , tra di loro non si mangiano, dei cittadini di San Felice Portese e Cisano gliene importa assai poco , solo quando Votano, altrimenti ………….. Andrà a finire per quanto riguarda il livello istituzionale a Tarallucci e Vino?E’ questo il grosso dubbio, e le bollette del consumo d’acqua , visto che non hanno mai interrotto se non in maniera saltuaria il servizio di erogazione dell’acqua dovremo pagarle? E come ultima domanda ma non ultima, anzi prima per importanza, la salute dei cittadini verrà tutelata come dovrebbe ?”

Quanto racconta Paride circa l'assetto politico di GardaUno è certamente vero.

A mio avviso qui si presenta al nostro Sindaco il famoso "dilemma del prigioniero".

Da un lato può cogliere l'occasione di non pestare i piedi a nessuno del suo potenziale ambiente politico e sperare così di aspirare ad una carriera politica fulgida e rapida.

Dall'altro ovviamente dovrebbe tenere fede agli impegni presi con i suoi concittadini pretendendo TRASPARENZA (informando quindi!) e ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA' da parte di chi (in buona fede o meno) ha sbagliato (aggiungerei anche l'ASL oltre a i quadri dirigenti di GardaUno).

C'è inoltre la terza componente del dilemma, i famosi operatori del turismo che, come ricordava qualcuno, non sono solo i proprietari di campeggi, alberghi, pizzerie e ristoranti, ma anche quanti di indotto del turismo hanno fatto una prima o spesso seconda professione (no ri-entro nel merito degli aspetti legati all'evasione fiscale già citati da chi mi ha preceduto).

No è una situazione facile. Serve ora coraggio e determinazione. Speriamo che ci siano!

A mio avviso la soluzione è più facile di quanto sembri.
A differenza di molti non credo che l'amministrazione di San Felice sia così berlusconiana. Certamente è espressione di un voto popolare fortemente radicato nel centro-destra che fra lega e PDL raccoglie a San Felice oltre il 60% dei consensi, ma credo (spero) che non sia così berlusconiana.

Ora, le logiche che illustra saggiamente Paride sono analisi di uno scenario politico certamente vero, ma anche decisamente "vecchie". Con vecchie non intendo dire che esistevano solo in passato e ora non esistono più, al contrario ritengo che siano vecchie perche legate a modo di concepire la politica "vecchia" ovvero dove si ritiene che i politici, per definizione, si spartiscono il potere fra istituzioni e para-politica (GardaUno è para-politica) a prescindere dal realizzare un progetto di miglioramento di qualità della vita dei cittadini che in questo caso si chiama TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA degli abitanti di San Felice.

Si badi bene che non ho parlato di visione della politica di Destra o di Sinistra (e chi mi conosce sa che la mia militanza politica non è nel PDL ma nel PD), ma di differenza fra politica vecchia e concezione moderna, riformista, innovatrice del ruolo della politica.
Questa differenza è presente in tutto l’arco costituzionale e anche il PDL (per fortuna) non ne è esente.
Il modello berlusconiano è del primo tipo pur essendo presenti nello schieramento di destra molti seri e capaci innovatori e rinnovatori.
Altrettanto esistono a sinistra molti “conservatori di sinistra” che sono altrettanto negativi per la crescita del nostro paese quanto il modello berlusconiano

Tornando dunque al problema dell’acquedotto di San Felice a mio avviso il dilemma del prigioniero per il nostro Sindaco è piuttosto questo: sei legato al modello vecchio di fare politica (quello di cane non mangia cane citato da Giorgio) o sei (a destra) innovatore e rinnovatore del modo di fare politica e ritieni che la salute dei tuoi concittadini venga prima degli interessi corporativi e delle logiche di spartizione del potere interne al gruppo politico a cui fai riferimento?

mercoledì 15 luglio 2009

Franceschini, Bersani, Marino e ... Grillo

Rientrando dalle ferie ho notato che si è acceso il dibattito per la segreteria del PD.

Non mi sto appassionando troppo a questo tema perchè credo che per l'ennesima volta le logiche di spartizione delle poltrone prima ancora che di discussione sulle idee abbiano avuto il sopravvento. Peccato!

La vicenda di Grillo poi è paradossale. Da un lato c’è chi sputa sul PD un giorno si e l’altro pure e poi vuole redimerlo. Dall’altra parte c’è chi, chiudendo le porte in faccia a Grillo non fa altro che dimostrare una volta di più che di democratico nel PD c’è solo il nome.

Peccato che in piccola scala le medesime situazioni nazionali si ritrovano anche in chiave locale.

martedì 14 luglio 2009

Rientrato

ieri sono rientrato dalle vacanze e, dopo aver smaltito le email in sospeso ho provato a leggere sul blog di MoMo come fosse la situazione acquedotto.
Pare che non ci siano troppe novità. Ufficialmente l'acqua è potabile, voci dicono che così sicura non sia.
Mi domando ... ma senza alcun intervento materiale sull'impianto cosa ci assicura che il problema non si ripresenti?
Mi spiego meglio. Il nostro acquedotto è piuttosto datato e, soprattutto, è stato dimensionato per un paese di poco più di 2000 abitanti.
Ora i residenti sono circa 3500 e fra seconde case e altre presenze turistiche, soprattutto nei weekend, a San Felice ci saranno (esclusi i campeggi) oltre 5000 persone ad utilizzare l'acqua per i diversi usi.
Evidentemente senza un intervento radicale (che prevederebbe ingenti investimenti) il nostro acquedotto è costantemente a rischio, soprattutto il sabato e la domenica.
La soluzione non può semplicemente essere un po' di cloro in più.
Vedremo!

venerdì 26 giugno 2009

Interrogazione parlamentare del PD

In questi giorni la nostra comunità di San Felice è stata messa a dura prova dagli eventi relativi all’epidemia di gastroenterite per la contaminazione dell’acquedotto comunale gestito da GardaUno.
Una volta affrontata l’emergenza sanitaria riteniamo indispensabile procedere anche per via politica, attraverso le vie istituzionali, per identificare responsabilità e ridare sicurezza e fiducia ai cittadini.
Per questo motivo il circolo del Partito Democratico di San Felice ha prima informato e poi aiutato e sostenuto l’azione dell’On. Pierangelo Ferrari, rappresentante bresciano alla Camera dei Deputati per il PD, in quale presenterà nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare sugli avvenimenti di San Felice del Benaco e del suo acquedotto.

Lunedì 29 giugno alle ore 15:00 si svolgerà a San Felice d/B presso la sala consiliare dell'ex-monte di pietà una conferenza stampa dei Parlamentari Bresciani del PD, di Diego Peli (consigliere Provinciale del PD) e del circolo del PD di San Felice per presentare l'iniziativa parlamentare.
Io personalmente non sarò presente per impegni personali presi da mesi, un po' me ne dispiace, tuttavia Marco e Rocco spero possano essere presenti per presentare l'iniziativa anche a nome del Circolo locale del PD, da dove l'iniziativa è partita.
Vi invito ad essere presenti e a sostenere e pubblicizzare l'iniziativa, anche fuori del nostro comune.

giovedì 25 giugno 2009

Il tema dell'acquedotto in Consiglio Comunale

Durante il Consiglio Comunale del 5 marzo 2008 si discusse la seguente “Interrogazione a risposta orale in sede di Consiglio Comunale” presentata dal consigliere Paolo Rosa per conto del gruppo consigliare Giovani:

“Preso atto delle numerose segnalazioni di cittadini sensibili al risparmio idrico, si evidenzia che ad oltre un anno dall’impegno preso su nostra sollecitazione, di provvedere alla chiusura con rubinetti temporizzati o standard delle fontane civiche site in piazza Italo Moniga, in via Del Convento della Piazza di Cisano, in via Benaco parcheggio pubblico di Portese e in prossimità dei servizi igienici pubblici in località porto di San Felice tale operazione ancora non è stata messa in opera, per questa ragione si chiede:
- quando si provvederà a tale operazione che determina perdite notevoli e continue sulle 24 H di acqua già potabilizzata ad alto valore di provenienza dall’acquedotto civico;
- quali provvedimenti e azioni si stanno prospettando per gli investimenti sulla rete in riferimento al nuovo soggetto gestore;
- quali sottolineature si intendono inoltrare a chi di competenza per evitare che il prossimo anno nei mesi centrali si abbiano a ripetere le numerose e prolungate sospensioni d’erogazione idrica nella zona di Santigaro e Cisano.”

È interessante leggere il verbale del Consiglio (pubblicato sul sito del comune), in cui troviamo le risposte di assessore ai lavori pubblici e sindaco al riguardo:

Risponde l’Assessore ai Lavori Pubblici Alvaro Savoldi che dà un quadro panoramico generale sugli investimenti di potenziamento dell’acquedotto comunale, con potenziamento delle prese a lago, delle stazioni di pompaggio e del centro di potabilizzazione. L’Assessore spiega anche le cause delle interruzioni di erogazione di acqua potabile che sono avvenute nelle località di Cisano e Santigaro nella scorsa stagione estiva, interruzioni che non dovrebbero più verificarsi con i dispositivi a rilascio graduato installati.

Il consigliere Paolo Rosa chiede se in caso di verificarsi di altre perdite funzionerà il numero verde e come.

Risponde il Sindaco Gianluigi Marsiletti anticipando che nella bozza di bilancio 2008 della società di gestione per conto dell’Ato, la Garda Uno SpA, sono previsti interventi per circa 700.000 euro sul territorio di San Felice del Benaco. Si tratta di un’anticipazione, perché il bilancio deve ancora essere sottoposto all’Assemblea dei soci.
Inoltre un altro progetto del Garda Uno riguarda la redistribuzione su tutto il territorio della Valtenesi delle fonti di alimentazione, poiché alcuni comuni, che di recente hanno attivato nuovi pozzi, hanno ugualmente registrato scarsità d’acqua nelle falde.

Il Consigliere Paolo Rosa invita l’Amministrazione ad agire a priori rispetto a queste scelte programmatiche dell’Ato e del Garda Uno, prima che vengano prese le decisioni.

Il Sindaco assicura che a tutt’oggi è preventivato un rilevante investimento sul territorio di San Felice del Benaco.

Il Consigliere Paolo Rosa torna sulla prima parte dell’interrogazione, facendo rilevare che le fontanelle pubbliche sono state disattivate da poco, a fronte della richiesta del Suo gruppo effettuata da oltre un anno e mezzo. Il consigliere Rosa ipotizza la quantità di metri cubi di acqua consumata. Tale atteggiamento non gli pare coerente con la campagna di sensibilizzazione che l’Amministrazione sta facendo per incentivare un consumo responsabile, anche mediante la distribuzione di vari kit ai cittadini.
Risponde il Sindaco dicendo che, al di là delle quantificazioni dei metri cubi di acqua che consumano le fontane pubbliche, gli zampilli ci sono sempre stati in tutte le piazze d’Italia e sempre ci saranno, poiché sono motivo di abbellimento e decoro oltre che di ristoro. Le fontane vengono disattivate nei periodi di siccità, in attesa di riaprirle.

Il Consigliere Paolo Rosa precisa di non richiedere la chiusura delle fontane, ma l’installazione di erogatori di acqua con temporizzatore.
Conclude ringraziando e dicendosi soddisfatto dei chiarimenti avuti.”

A quanto detto dall’assessore ai lavori pubblici Savoldi, sono stati fatti investimenti sull’acquedotto comunale, con potenziamento delle prese a lago, delle stazioni di pompaggio e del centro di potabilizzazione.
Sarebbe a questo punto interessante sapere a cosa sono serviti quei 700.000€ di cui parlava l’allora Sindaco Marsiletti (sempre che siano stati messi a bilancio da Garda Uno per il 2008…).
Sarebbe interessante sapere a cosa si riferiva il sindaco assicurava che al 5 marzo 2008 era già preventivato un rilevante investimento sul territorio di San Felice del Benaco.

È possibile avere un po’ di chiarezza al riguardo?
Magari l’ex assessore Simone Zuin, che aveva anche il prestigioso incarico di presiedere la commissione bilancio del nostro comune, ci può aiutare a capire meglio quali investimenti l’amministrazione passata ha fatto per il nostro acquedotto.
Ma soprattutto la passata amministrazione ha controllato che venisse realizzato quanto promesso da GardaUno/Aato ?

mercoledì 24 giugno 2009

Di male in peggio

Oggi si è svolta la conferenza stampa dell’ASL che ha comunicato di avere identificato in un virus, il NOROVIRUS, la causa dell’epidemia di questi giorni.
In un paese normale si avvisano prima i cittadini vittime di questa situazione e le autorità competenti prima dei giornalisti. Non da noi.
Ora dovremmo essere tutti felici.
Sappiamo cosa ci è successo, qualcuno saprà come curarci.
Domani forse si saprà di chi è la responsabilità e tutto finirà come nei film di Hollywood, con un lieto fine.
Non sembra così!

Questa sera sul sito del comune è apparso un comunicato inquietante sull’uso delle piscine. Quindi sembra che in questi 15 giorni ci siamo divertiti, da oggi si fa sul serio. Strano e preoccupante.

Sul Giornale di Brescia di oggi leggo che il nuovo Sindaco, Paolo Rosa, chiede un aiuto straordinario (soldi ??) per rilanciare la stagione turistica compromessa. Mi sarei aspettato che si cominciasse con il pretendere di avere l’acquedotto assegnato ad un gestore affidabile (magari il nostro comune!) e magari un po’ di soldi per sistemarlo, cosa che si sarebbe potuto fare da anni cominciando per tempo, invece di spendere soldi in intrattenimento per turisti e/o elargizioni a meritevoli associazioni. Si sarebbe potuto investire in qualcosa che resta, in sicurezza per noi cittadini, non in svaghi per i nostri ospiti che ora scappano (giustamente) da San Felice. Da Paolo mi sarei aspettato questo perché in consiglio comunale in passato ha sempre sostenuto questo. Magari leggendomi (e certamente lo farà) correggerà il tiro. Speriamo!

In passato il Comune di Soiano ha investito nel suo acquedotto. Quando ha passato la gestione del servizio idrico a GardaUno ha passato anche i mutui (debiti) contratti per finanziare le opere. Noi no!

Ma di più!
Chi nel 2007 ridicolizzava Paolo Rosa che voleva investire in acquedotto e sicurezza oggi è in prima fila per chiedere che a GardaUno venga sospeso l’incarico di gestione dell’acquedotto (http://blog.zuin.info/?p=439) oppure (http://blog.zuin.info/?p=435) oppure ancora (http://blog.zuin.info/?p=433)

Di male in peggio.

martedì 23 giugno 2009

Analisi epidemiologica

Al fine di capire cosa sia successo a San Felice e come si sia diffuso il problema sul territorio comunale, una collega che si occupa di questioni epidemiologiche mi ha chiesto aiuto nel preparare una mappa della distribuzione dei casi di malore.

Vi chiedo se possibile di dire:
- quando siete stati male la prima volta?
- quali forme di malore (vomito, dissenteria, mal di stomaco, febbre)?
- dove abitate o dove siete stati ospiti a San Felice
- avete bevuto acqua, mangiato cibo, fatto il bagno in piscina…?
- fino a quando avete perpetuato comportamenti “a rischio”?
- in quanti in famiglia sono stati male
- in quanti in famiglia non sono stati male
- quando siete stati male per l’ultima volta?


Scusate ma credo possa essere molto utile per capire se ci sono zone/vie del nostro comune non colpite e capire con che tempistica il problema si è diffuso.
Potete mandarmi una mail a
michela.tiboni@yahoo.it
Grazie mille!
Michela

Italia dei Diritti: i controlli?

"La situazione in cui si trova purtroppo il comune di San Felice è il risultato di una grave mancanza di controlli da parte dell'amministrazione comunale". Ha commentato così Marzia Serra, responsabile per la provincia di Brescia del movimento Italia dei Diritti, lo stato in cui versa il comune di San Felice del Benaco, dove circa 1.200 persone sono state vittime di episodi di gastroenterite a causa della contaminazione dell'acqua. Secondo i risultati delle analisi di laboratorio effettuate dall'Asl su campioni d'acqua prelevata il 15 giugno dall'acquedotto pubblico del comune, a causare la contaminazione è il batterio "Clostridium perfringens". Il sindaco Paolo Rosa, ha subito firmato un'ordinanza che dichiara non potabile l'acqua erogata dalla rete idrica della località della Valtenesi del Garda. L'acqua non potrà essere utilizzata né a scopo alimentare né per la pulizia personale. "Prevenire è meglio che curare, dice il proverbio - ha continuato l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - che in questo caso mi sembra che non sia stato preso in considerazione. Se si è arrivati a questo punto c'è da chiedersi come mai non siano state adottate delle misure di controllo preventive in grado di salvaguardare la salute dei cittadini e l'ambiente in cui vivono. Tra l'altro a pagare le conseguenze del disastro è anche il settore turistico, se ristoranti, lidi e bar non possono operare. Auspichiamo che in futuro sia adottata una politica di ispezioni più frequenti ed attente".
Fonte: IGMPress

lunedì 22 giugno 2009

Domani sera alle 18 tutti in piazza!

Domani sera (mercoledì 23 giugno) alle 18 tutti in piazza!

L'Associazione "San Felice più felice" ha preparato un elenco di istanze da sottoporre alle autorità competenti per ottenere risposte e informazioni chiare sul problema acqua del nostro acquedotto.
Domani sera dalle 18 alle 19 nella piazza di fronte al Monte di Pietà a San Felice del Benaco per la raccolta di firme in supporto a questa iniziativa.
Per favore non mancare e spargi la voce il più possibile!

i misteriosi risultati delle analisi

Sabato pomeriggio un lettore del blog di Maurizio Molinari lasciava questo messaggio circa i risultati delle analis della qualità dell'acqua di San Felice

sergio
@ Maria C.il costo delle analisi è non indifferente(te lo dice uno che lavora nel campo) e tali costi li affrontiamo tutti noi col pagamento della bolletta. Ad ogni modo le analisi del gestore si interpolano con quelle eseguite dall’ASl con cadenza settimanale o quindicinale. Se hai tempo e voglia puoi recarti presso la sede di Garda Uno (io l’ho fatto) dove ti mostreranno tutte le analisi (devono farlo perchè sono pubbliche). In più sono anche in linea sul loro sito.

Questa mattina (lunedì), su suggerimento di Sergio mi sono recato a Padenghe per vedere le famose analisi di GardaUno. Ovviamente non mi hanno mostrato nulla e mi hanno invitato a fare richiesta scritta per averne copia.

Sempre MoMo afferma che GardaUno pubblicherà sul suo sito i risultati di tutte le analisi del 2009.


Vedremo!

domenica 21 giugno 2009

La Magistratura sta indagando

Ho letto sul blog diMaurizio che la Magistratura sta indagando sul caso del nostro acquedotto.

http://garda2o.wordpress.com/2009/06/20/la-magistratura-sta-indagando/

Ho letto anche che i cittadini vengono invitati a fare un'azione legale (querela). Sono perfettamente d'accordo!
Non credo che questo sia "giustizialismo", ma semplicemente la volontà di molti di fare chiarezza e di pretendere che chi avesse (eventualmente) sbagliato venga riconosciuto responsabile di un fatto, torno a dire, GRAVISSIMO.

sabato 20 giugno 2009

Scandalosa GARDAUNO

Questo è il testo della nota ufficiale rilasciata da GardaUno il 19.06.2009.
Personalmente la trova SCANDALOSA!

"L’azienda ha avviato la realizzazione degli interventi, attuati a scopo cautelativo, concordati con l’Asl di Brescia. Si tratta di lavori di disinfezione della rete di distribuzione dell’acqua potabile. Gli interventi sono stati attivati venerdì mattina partendo dalla presa a lago. A seconda delle circostanze i vengono utilizzati ipoclorito di sodio, biossido di cloro e acido peracetico. Si è partiti dall’origine, cioè dalla presa a lago. Poi , nel corso della giornata di venerdì , è stata trattata la condotta lunga 1,5 chilometri che porta l’acqua al pozzo ed all’impianto di trattamento. Poi è toccato al serbatoio dell’acqua grezza, ai filtri che sono risultati ‘visivamente’ in buone condizioni e successivamente al serbatoio di accumulo dell’acqua trattata e potabilizzata pronta per la distribuzione. Poi sarà la volta della ragnatela delle tubazioni della rete distributiva. Operai e tecnici lavoreremo anche nel corso della notte, senza interruzioni, per completare quanto concordato con tecnici ed esperti dell’Asl . Indicativamente si prevede di concludere questi interventi sabato, mattina . I tempi sono questi perché, d’intesa con il sindaco di San Felice, si è concordato di operare ad acquedotto aperto. Non viene insomma interrotta l’erogazione dell’acqua . Garda Uno infine conferma che le analisi sulla qualità dell’acqua effettuate per conto dell’azienda dal laboratorio ‘terzo’ e certificato sui campioni d’acqua prelevati nella giornata di lunedì hanno dato esito di potabilità. Esito di potabilità che è stato nuovamente riconfermato dai risultati delle analisi da noi commissionate su campioni prelevati il giorno successivo, cioè martedì 16. Con riferimento al comunicato emesso da Asl , Garda Uno dichiara di non essere in grado di valutare le affermazioni nello stesso contenute, peraltro espresse al condizionale, perchè non è in possesso delle risultanze delle analisi svolte da Asl , peraltro richieste.”
Eccezionalmente oggi ho lascito aperti e liberi i commenti (se vorrete lasciarli) sul mio blog

venerdì 19 giugno 2009

Insediamento del nuovo Sindaco

Ieri sera si è insediato il nuovo Consiglio Comunale e il nuovo Sindaco. Questa è una delle uniche occasioni in cui la sala Consiliare è gremita di gente con molte persone che ascoltano anche in piedi. Di solito il consiglio comunale si svolge senza nessuno spettatore, nella più assoluta indifferenza dei cittadini. Non è così per il primo Consiglio Comunale!

Dopo il giuramento di Paolo Rosa, visibilmente emozionato, ci sono state le nomine di assessori e vicesindaco. Lorenza Baccolo sarà assessore al Bilancio e Pubblica Istruzione, Lorenzo Balzaretti assessore ai Servizi Sociali mentre Simona Robusti è stata nominata vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici. Resta “libero” un posto da assessore ... libero...

Giovanni Rosina è stato eletto all’unanimità Presidente del Consiglio Comunale ed infine si sono costituiti oltre il gruppo di maggioranza anche i tre gruppi consiliari di minoranza.
Oltre alla dichiarazione della linea di governo del neo-sindaco sono state spese alcune parole dai tre rappresentanti dei gruppi di minoranza. Paradossalmente (o forse no!) l’unico discorso serio e sensato di chi sa quale sia il ruolo della minoranza l’ha fatto Bruno Bordignon: il ruolo della minoranza è controllare e verificare che il governo del nostro comune avvenga nell’interesse della collettività e fatto con il rispetto delle regole e quindi con trasparenza.
Le parole di Florioli prima e Marsiletti poi al contrario sono state una offerta (o forse richiesta) di disponibilità alla maggioranza di collaborare. Forse non hanno ben capito quale sia il ruolo della minoranza, forse non ci sono abituati, ma certamente onore ed onere di Paolo Rosa è quello di lavorare BENE per la nostra comunità. Lui ha avuto questo mandato dai cittadini. A lui spetta fare le scelte politiche e, speriamo, bene amministrare per “il bene comune”.
Ultima chicca della serata è stata la votazione per i componenti della Commissione Elettorale. Nulla di speciale se non il fatto che 2 consiglieri comunali non hanno ben capito come funzionasse la votazione ed hanno espresso un voto nullo. Certamente è stata una disattenzione e non hanno ascoltato bene le istruzione della dottoressa Romanello, segretario comunale. Un peccato veniale. La cosa che fa sorridere è che gli otto consiglieri di maggioranza hanno votato bene i propri candidati, mentre dei tre consiglieri di minoranza due hanno sbagliato. Almeno un ex-sindaco ha sbagliato a votare, o forse due…
Se il buon giorno si vede dal mattino, non è un buon inizio per le minoranze!

giovedì 18 giugno 2009

Acquedotto di San Felice - terzo giorno

Da quello che so, è credo proprio di non sbagliare, il problema è legato alla presa a lago che "inspiegabilmente" anziché pescare l’acqua del lago ha iniziato a pescare dal fondo raccogliendo tutto quello che c’è e portandolo, attraverso l’acquedotto nelle nostre case. Potete immaginare facilmente cosa ci sia sul fondo del lago!
Le prime analisi fatte risalgono alla settimana scorsa (martedì credo) e quindi la tempestività non è stato proprio il piatto forte di questa vicenda.
Il germe trovato è il “colstridium perfrigens” (così almeno mi è stato riferito da fonti autorevoli). Grazie ad una rapida ricerca su Google si può scoprire di cosa si tratti.

mercoledì 17 giugno 2009

Acquedotto di San Felice - the day after

Maurizio Molinari ha sintetizzato bene la situazione del nostro acquedotto in questi due post.

http://garda2o.wordpress.com/2009/06/17/aggiornamento-sullacqua-di-san-felice/

http://garda2o.wordpress.com/2009/06/17/acqua-acquedotto-inquinata-a-san-felice-del-benaco/

Vi invito a leggerli ed a leggere anche i commenti (numerosi ed interessanti)

martedì 16 giugno 2009

acqua acqua acqua

Pare che il mio mal di pancia e non solo, non sia dovuto ad un semplice attacco virale o alle maledizioni che mi sono state lanciate in questi giorni, ma a seri e concreti problemi del nostro acquedotto (ex)comunale.
Stasera mi fermerò al supermercato a comprare tanta, tanta acqua, aspettando notizie ufficiali.

lunedì 15 giugno 2009

referendum

Domenica 21 giugno dovremo andare a votare nuovamente. Questa volta sarà per i tre referendum sulla legge elettorale.
Certamente voterò per il terzo quesito, quello sulle candidature multiple, senza alcun dubbio. Voterò SI.
Per gli altri due quesiti ho un po’ di dubbi. L’attuale legge elettorale fa schifo e il fatto che il premio di maggioranza vada alla coalizione piuttosto che al partito che vince, a mio avviso non cambia nulla, anzi!
L’unico risultato che si otterrà sarà quello di avere liste uniche con dentro di tutto di più, sia a destra che a sinistra.
Non ho ancora deciso al 100%, ma credo che al seggio chiederò solo una scheda (quella del terzo quesito) e voterò un solo SI.

martedì 9 giugno 2009

Complimenti a Paolo e ... buon lavoro

A San Felice abbiamo un nuovo sindaco.

Ieri Paolo Rosa e la sua squadra con 882 voti (42.12%) ha vinto le elezioni. Complimenti! Ora vi aspetta un lavoro impegnativo e con tantissime aspettative da parte di tantissimi cittadini che vi hanno dato la loro fiducia. In bocca al lupo.

La nuova squadra è composta da: Robusti Simona, Baccolo Lorenza, Balzaretti Roberto, D’Aietti Flavio, Lancini Oscar, Manovali Marzia, Rosina Giovanni, Trenti Rodolfo.

Entrano in consiglio comunale come consiglieri di minoranza Florioli Ambrogio e Crescini Morris (535 voti pari al 25.54%) Bordignon Bruno (ottimo risultato, secondo me, con 381 voti - 18.19%) e Marsiletti Gianluigi (296 voti - 14.13%)

Elezioni ...

Questi giorni di presenza continua ai seggi sono stati impegnativi e faticosi.
I risultati raccolti sono stati modesti ma, per usare una frase di Franceschini, ''gli avvoltoi che volevano la fine del Pd possono tornare a casa''.
A San Felice il PD ha raccolto poco ed ha pagato le divisioni incomprensibili dagli elettori, quelli che davvero contano.
I "nostri" voti persi sono andati un po' all'IDV, un po' all'UDC. La quota dei Radicali è tornata a loro, tante, troppe, schede bianche e nulle (117 alle provinciali rispetto a 12 delle politiche del 2008).
Ora si deve ripartire, nonostante gli avvoltoi ci siamo ancora.
Le elezioni amministrative portano la stessa notizia da due comuni diversi. A Manerba e a San Felice Bertini e Florioli lasciano il ruolo di sindaco non ai loro vice (per vincoli di legge così avvenne nel 2004), ma ai propri avversari perché sconfitti sul campo.
Credo che per le nostre comunità gardesane questa sia davvero la notizia.

venerdì 5 giugno 2009

Chiusura campagna elettorale


Questa sera si chiude la campagna elettorale per le Europee, Provinciali e Comunali.
Vedremo come andrà a finire. Sono davvero curioso e anche speranzoso, soprattutto per San Felice.

Io, ovviamente, voterò PD per tutte e tre le competizioni elettorali!!!

martedì 2 giugno 2009

Lo storico amministrativo dei nostri candidati

Sul sito del Ministero degli Interni è possibile vedere, comune per comune, tutti gli amministratori locali dal 1985. Ho così potuto vedere la storia amministrativa di molti candidati alle prossime amministrative a San Felice.
Il record di presenze in amministrazioni va a Ambrogio Florioli che siede in consiglio comunale ininterrotamente dal 1985 (a dire il vero era già consigliere comunale nel 1980!!, ma sul sito del ministero non c'è traccia... troppo tempo fa). Seguito da Gianluigi Marsiletti (14 anni già trascorsi).
Ecco comunque quello che emerge:

Florioli Ambrogio dal 12/05/1985 al 07/06/2009 totale 24 anni (credo che la realtà siano 29 anni!!!) cioè 5/6 mandati amministrativi di cui 3 come Sindaco

Marsiletti Gianluigi dal 23/04/1995 al 07/06/2009 totale 14 anni, 3 mandati amministrativi di cui 1 come Sindaco

Vassalini Luisa Daniela dal 06/05/1990 al 24/05/2003 totale 13 anni (presso il comune di Toscolano Maderno), 3 mandati amministrativi

Bellini Giacomo dal 12/05/1985 al 05/05/1990 e dal 13/06/2004 al 07/06/2009 totale 10 anni, 2 mandati amministrativi

Robusti Simona dal 31/7/1999 al 7/6/2009 totale 10 anni, 2 mandati amministrativi.
Seguono con un solo mandato:

Baccolo Lorenza dal 06/05/1990 al 22/04/1995 totale 5 anni
Rosa Paolo dal 13/6/2004 al 7/6/2009, 5 anni
Percaccini Matteo dal 13/6/2004 al 7/6/2009, 5 anni
Savoldi Alvaro dal 13/6/2004 al 7/6/2009, 5 anni

sabato 30 maggio 2009

Campagna Elettorale


Notizie della settimana

Il premier: "Non ho avuto rapporti piccanti con Noemi. Mills può testimoniare". (Nicola Franceschi)

Berlusconi di nuovo a L'Aquila:"Per sfollati pensiamo a crociere." Bertolaso: "Allerta maremoti". Gli sfollati: "Ecchecazzo!" (Pietro Gimelli)

Carfagna: "Si accaniscono sul premier quando in aula c'è di tutto. A cominciare da me" (Maurizio Delnegro)

Il Papa "Occorre riportare le nuove generazioni ai valori di onestà e trasparenza"
Berlusconi "Il pontefice è caduto nel tranello della sinistra"
(Giorgio Marti)

Fareste giurare Berlusconi sulla testa dei vostri figli? (Lorenzo Gemo)

Belpietro: "Pare che il giovane fidanzatino di Noemi abbia avuto problemi con la giustizia". Giovane? A settantadue anni? (Yuri Mozetic)

Dalla palestra di Daniele Luttazzi

giovedì 28 maggio 2009

Come il Financial Times vede Berlusconi

Berlusconi «è un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio malefico per tutti». Lo scrive oggi il Financial Times in un editoriale dal titolo «L'influenza funesta degli amici Burleschi», un calembour che gioca sull'assonanza tra Berlusconi e l'aggettivo «burlesco». «Il fascismo non è il futuro probabile dell'Italia», scrive il quotidiano britannico. «Chiaramente Berlusconi non è Mussolini: ha squadre di starlette, non di camicie nere».Ma il vero pericolo sta altrove, secondo il Financial Times. In quindici anni di carriera politica Berlusconi ha spostato a destra l'opinione pubblica e lo ha fatto non con rozza propaganda ma concentrandosi su lustrini e ragazze e con una retorica «iperbolica» che vede tutta l'opposizione come comunista e se stesso come una vittima. Di fronte alle «difficili domande sulla sua relazione con la teenager che vuole fare la starlette», se l'è presa con La Repubblica, «il giornale più ostinato» nel porre le domande al premier, «ha lanciato velate minacce tramite un suo associato e ha cercato di invalidare le domande in quanto viziate politicamente ». Ha mostrato la stessa «belligeranza» verso «i magistrati che lo hanno giudicato corruttore dell'avvocato inglese David Mills». E insoddisfatto di un Parlamento che gli ha dato l'immunità, lo ha definito «inutile» e ha detto che dovrebbe essere ridotto a 100 deputat, «mentre i suoi poteri aumenterebbero».«Il pericolo di Berlusconi è di tipo diverso da quello di Mussolini», continua il quotidiano britannico, «è quello dei media che rendono fatui i contenuti seri della politica e li sostituiscono con l'entertainment. È quello di una spietata demonizzazione dei nemici e il rifiuto di garantire basi indipendenti ai poteri in competizione. È mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine grandiosa, composta da affermazioni di successi senza fine e sostegno popolare». Conclude il Financial Times: «Che egli sia così dominante è anche in parte colpa di una sinistra esitante, di istituzioni deboli e a volte politicizzate, di un giornalismo che troppo spesso ha accettato un ruolo subalterno. Ma soprattutto la colpa è di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo in primo luogo per l'Italia e un esempio malefico per tutti».
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
http://lamiaeconomia.blogspot.com/2009/05/come-il-financial-times-vede-berlusconi.html

martedì 26 maggio 2009

Candidati Sindaco e ... PGT

Premessa doverosa. Credo che la scelta della domanda troppo incentrata sulla zona alberghiera prevista a Fontanamonte sia stata limitativa in quanto avrei voluto sentire dai candidati altre considerazione sulla filosofia generale del PGT e non sulle scelte puntuali. Peccato… sarà per la prossima volta!

Bordignon: approssimativo; un po’ di slogan e molta incertezza. Come preparazione per chi vuole fare il Sindaco direi che non va bene!

Florioli: si dissocia dal PGT che in zona cesarini non ha condiviso, dimenticandosi che il “suo assessore” e ora collega di lista Savoldi ha apprezzato, votato e adottato il PGT. Tacere una verità è mentire … o sbaglio?
Usa i 5 minuti a disposizione per prendere voli pindarici improbabili e tralascia il tema della cementificazione che questo PGT prevede di molte aree e molti metricubi. Forse è troppo poco per lui e la sua lista?

Marsiletti: difende il suo PGT e le sue scelte. Si lancia in affermazioni “di sinistra” (ora è lui il paladino della sinistra!!!) come quella sull’ edilizia sociale, dimenticandosi di dire che è una parte marginale della volumetria prevista (meno del 20%). Si giustifica di aver adottato il PGT all’ultimo giorno utile come altre amministrazioni. La politica del "mal comune mezzo gaudio". Beato lui che ci crede! In molti comuni, anche più importanti di San Felice non solo il PGT è stato adottato ma anche approvato in tempo!

Rosa: non condivide il PGT (bravo!) perché la volumetria viene assegnata a soggetti non di San Felice (come???? Se i metricubi vengono dati alla gente di san felice allora sono buoni?? Spiegati meglio, così non va!). Spiega il suo cavallo di battaglia, il SANO EGOISMO.
Su Fontanamonte si esprime chiaramente: è contrario; è l’unico a dirlo!
Stop alle seconde case: ottimo. Spiegaci come (e si può fare, fidatevi) e ti voto!

Giudizio: Rosa 4, Marsiletti 3, Florioli 2, Bordignon 1

Resoconto serata con i candidati Sindaco - 1

Venerdì scorso si è svolto l'incontro con candidati Sindaco di San Felice del Benaco.
Il primo ringraziamento deve necessariamente andare a quanti, dell’associazione SF+F, hanno reso possibile questa interessante occasione (unica per ora nel nostro comune) di ascoltare in una sola serata tutti e quattro i candidati.

La partecipazione da parte della popolazione è stata molto elevata. Moltissimi hanno dedicato la serata ad ascoltare i concorrenti alla carica di Sindaco. Molti sono stati delusi (questo è quello che mi è parsi di capire ascoltando i commenti) circa la qualità dei candidati. Questo è quello che passa il convento, del resto!

Provo a stilare una mia versione di quanto ho sentito venerdì sui diversi temi. Assegno un punteggio ad ogni risposta e stiamo a vedere chi vincerà questa speciale classifica.

giovedì 21 maggio 2009

io voto PD


Io voto PD - dichiara il cantautore modenese Francesco Guccini - continuerò a votare PD anche se per il momento facciamo una certa fatica ad andare avanti“. E alla domanda sorpresa dell’intervistatrice sul perchè di questa scelta, il grande Francesco risponde candidamente: “Perchè sono coerente, perchè non credo in nessun altro mondo”.

Oggi i sondaggi danno il PD attorno al 28% mentre il PDL vicino al 39%. Vedremo!
Anche io voterò PD, per chi altro se no???

mercoledì 20 maggio 2009

Serata con i candidati a Sindaco


martedì 19 maggio 2009

Liste per le amministrative comunali

A San Felice alla fine ci saranno quattro liste diverse.

Candidato Sindaco: Florioli Ambrogio
CIVICA PER SAN FELICE CISANO PORTESE FLORIOLI SINDACO

Candidati: Zapparoli Aldo, Bertaboni Maurizio, Bocchio Italo, Bocchio Simone, Cavedo Gladimiro, Crescini Moris, Giacomini Massimiliano, Lusenti Nicoletta, Ricci Simone, Savoldi Alvaro, Serafini Luca, Vassalini Luisa Daniela

Candidato Sindaco: Bordignon Bruno
INSIEME NEL NUOVO

Candidati: Baguzzi Arnaldo, Cominelli Alessandra, Cominelli Francesco, Folli Graziella, Glisenti Domenico, Gnali Francesco, Martelli Luciano, Mattei Gilberto, Zucca Rubens, Aliprandi Renato, Bellini Guliano, Ferrari Alessandro


Candidato Sindaco: Rosa Paolo
GIOVANI E VIVERE SAN FELICE PORTESE CISANO

Candidati: Robusti Simona, Baccolo Lorenza, Balzaretti Roberto, Bozzetti Maurizio, Comba Mario, D’Aietti Flavio, Franceschini Marco, Lancini Oscar Romano, Manovali Marzia, Rosina Giovanni, Torresani Tiziano, Trenti Rodolfo


Candidato Sindaco: Marsiletti Gianluigi
CENTRO E RINNOVAMENTO SAN FELICE - PORTESE - CISANO
Candidati: Bellini Giacomo, Berardinelli Enrico, Bortolotti Nerina, Mora Pierangelo, Olivari Mario, Percaccini Matteo, Quinto Paola in Bertuzzi, Radonicich Manuela, Sostegni Corrado, Taroli Marzia, Zambarda Nicola, Zanelli Alessandro

Forbidden


"Forbidden: You don't have permission to access / on this server."
Questo è il messaggio che, da venerdi, mi viene visualizzato quando provo a leggere un blog.
Strana forma di censura...
Strana la gente....

domenica 17 maggio 2009

Stop al consumo di suolo!

Ci sono persone vere e positive che dedicano parte della loro vita a promuovere idee concrete di cambiamento ed utilizzano il loro ruolo politico per portare avanti le loro idee.
Al contrario ci sono persone che usano idee buone e positive al fine di promuovere la propria carriera politica.

I primi usano la politica come mezzo per conseguire fini nobili, i secondi usano fini nobili per perseguire personali obiettivi politici.
Alla prima categoria a mio avviso appartengono anche "piccoli assessori" come Marco Boschini, che ha fatto dello "stop al consumo del suolo" uno degli obiettivi del suo impegno politico.

Appartengono alla seconda categoria altri "piccoli assessori locali" che promuovono a parole nuove pratiche urbanistiche (mi è giunta oggi una proposta per la provincia di Brescia di un candidato locale) e poi in consiglio comunale "si dimenticano", votano ed adottano PGT che consumano concretamente parecchi ettari di suolo agricolo e di fatto comportano un incremento di popolazione che supererà il 20% in 5 anni.

I primi promuovono percorsi come quello dei COMUNI VIRTUOSI, i secondi vi partecipano professandosi virtuosi nelle parole e nelle intenzioni, sorvolando poi sui fatti concreti del proprio agire amministrativo.

Da Marco Boschini ho ricevuto questo contributo che mi pare interessante.

Si cercavano esempi locali somiglianti al “caso” di Cassinetta di Lugagnano e ben due Comuni hanno superato brillantemente i “primi esami” proponendosi come esempi locali: Refrancore (circa 1.800 abitanti) e Vinchio (680 residenti).

Non è ancora il “crescita zero” previsto dal piano regolatore del virtuoso Comune milanese e magistralmente raccontato dal suo Sindaco Domenico Finiguerra nell’incontro di Asti, ma è la chiara testimonianza che una nuova cultura del territorio e dell’ambiente inizia a muoversi anche nella nostra provincia. E che lo stimolo che il Movimento per lo “Stop al Consumo di Territorio” ha iniziato ad offrire a tutte le amministrazioni sensibili riesce, evidentemente, a farsi recepire come un messaggio in positivo nonostante la perentorietà di quella sua dichiarazione metodologica d’avvio che recita: “stop ai piani regolatori, censimento del patrimonio edilizio esistente e nuova analisi delle nostre esigenze sulla base di dati misurati”. Che altro non vuol essere, nella realtà, che un puro arricchimento dei “valori” di una cultura della convivenza tra uomini e natura, che non può che marciare di pari passo con una vera cultura della piena sostenibilità.Partiamo da Lunedì 9 Febbraio, due giorni dopo l’assemblea di Asti del Movimento. Il consiglio comunale di Refrancore, in quella sera, approva una variante urbanistica non strutturale che va in netta controtendenza rispetto alle decisioni di gran parte delle nostre amministrazioni: delibera infatti di ridurre la cubatura edificabile fino a quel momento prevista dal piano regolatore in vigore.Questa iniziativa dell’amministrazione comunale di Refrancore, già pubblicamente illustrata dal suo sindaco Italo Mussio nella prima affollata assemblea astigiana del Movimento per lo “Stop al Consumo di Territorio”, mira al recupero ed alla valorizzazione degli edifici esistenti e attualmente non utilizzati (rendendo meno rigida la regolamentazione riservata ai piani di ristrutturazione), sottraendo dunque metri cubi alle nuove urbanizzazioni, allo scopo di rispondere alle nuove sensibilità che le giovani generazioni iniziano a mostrare nei confronti della moderna vivibilità e sostenibilità.”Sono convinto che un freno allo sfruttamento del suolo sia ormai doveroso” è la considerazione del Sindaco Mussio, che già nel passato aveva operato contro corrente, assieme alla sua Giunta, attraverso scelte coraggiose quali la rinuncia alla costruzione ex novo di un polo medico e di una palestra per i quali sussistevano già i finanziamenti e la rinuncia al “baratto compensativo” tra la realizzazione di una agognata nuova piazza pubblica (accessoriata di arredi urbani ed illuminazione) in cambio del permesso a costruire un lotto di cinque villette private ai suoi margini.Molto avanti anche il progetto di variante strutturale al piano regolatore del Comune di Vinchio, che dovrebbe essere approvato entro la fine del prossimo mese di Marzo. Anche in questo caso la variante prevede un saldo in negativo: le aree edificabili si ridurranno.Andrea Laiolo, giovane e brillante Sindaco del paese che diede i natali al giornalista e scrittore Davide Lajolo, ci racconta questo percorso virtuoso della sua amministrazione con la genuinità di chi ritiene “normale” una simile scelta, in quanto coerente e conseguente ad una serie di passaggi che nel corso degli ultimi anni il Comune del sud astigiano ha progressivamente affrontato: miglioramento dell’organizzazione comunale, certificazione ambientale, politiche per la riduzione dei rifiuti, diminuzione di alcune voci di costo del bilancio comunale, miglioramento della comunicazione ambientale e della promozione turistica del proprio territorio, adesione alla rete dei Comuni “Zero Waste” (Rifiuti Zero).“Il nostro piano regolatore, in vigore dal 1992 – ci racconta Andrea Laiolo – prevedeva due aree destinate a nuove edificazioni industriali, per un totale di tre possibili capannoni lungo l’asse stradale che si indirizza verso la cantina sociale di Vinchio e Vaglio Serra, uno dei “marchi” trainanti dell’enologia “made in Asti”. La variante che dovremmo approvare nelle prossime settimane stralcia completamente questa ipotesi, spostando una minima parte di tale cubatura (inferiore dunque a quella già attualmente prevista) nella zona adiacente alla stessa Cantina sociale, per un eventuale possibile suo futuro ampliamento. E determinando un saldo comunque in negativo: il nuovo piano regolatore, cioè, prevede minor nuova cementificazione che oggi”.Simile atteggiamento nei confronti delle aree residenziali: nessuna area nuova è stata prevista e verrà dunque mantenuta la minima previsione attualmente in vigore (già da anni, segno evidente di una scarsa vitalità a costruire nuove abitazioni).Laiolo ha tra le mani anche il “decalogo delle buone pratiche dei Comuni virtuosi astigiani” delineato dall’amministrazione provinciale e dall’Osservatorio del Paesaggio e la proposta di OdG che il Movimento per lo “Stop al Consumo di Territorio” gli ha recentemente trasmesso: tutti argomenti che ritiene rappresentare altrettanti tasselli di un unico mosaico, perfettamente integrati anche con le aspettative derivanti dalla candidatura Unesco.Con altrettanta “normalità”, con Laiolo affrontiamo alcune altre questioni affatto secondarie. La prima: censimento delle abitazioni disabitate. Laiolo pare contarle visivamente una ad una, si ferma e commenta: “non sono poche. E certamente se queste abitazioni tornassero ad essere vissute per 365 giorni all’anno, la nostra comunità ne trarrebbe alimento sociale e il panorama estetico dell’intero paese godrebbe di indubbi miglioramenti, senza dover sacrificare un metro di suolo attualmente non cementificato. Ma le case disabitate sono proprietà di privati e non spetta all’amministrazione entrare nella loro gestione; l’unica cosa che potremmo fare è provare ad ipotizzare una differente tassazione dell’Ici sulle seconde case, aumentando le imposte, per lo meno per quelle case mai abitate nel corso dell’anno”.Un possibile messaggio “subliminale”, insomma, da parte dell’amministrazione ai proprietari di edifici non abitati o abitati saltuariamente, come dire: “ci farebbe piacere che la tua struttura tornasse ad essere abitata” e, parallelamente, la predisposizione di strumenti di agevolazione per i nuovi acquirenti e le loro opere di ristrutturazione (azzeramento degli oneri urbanistici, regolamentazione semplificata delle ristrutturazioni stesse ecc.).A Vinchio, tra breve, l’amministrazione comunale avvierà il censimento completo dell’edilizia esistente.Molto interessante, ancora, le novità riguardanti il Regolamento edilizio che già oggi prevede alcune prescrizioni tecniche capaci di impedire, anche nel recente passato, autentici scempi; tra essi il divieto di innalzare capannoni prefabbricati, essendo obbligatorio che i muri siano in mattoni oppure intonacati. Tra le novità previste, l’obbligo di piantumazione per mascherare muri cementizi (previa fideiussione cautelativa, che verrà restituita al proprietario solo a verifica del “mascheramento” effettuato, a distanza di anni).Vinchio merita ancora una considerazione finale per quanto ha saputo fin qui fare sul fronte della gestione dei rifiuti. Pensate che nell’arco degli ultimi quattro anni è riuscito a passare da una produzione di rifiuti pari a circa 449 kg. all’anno per persona agli attuali circa 265 kg., con una raccolta differenziata che nel 2005 toccava il 31,6 % ed ora sfiora il 75 % (ma l’obiettivo è di tendere sempre più in alto, verso la soglia del “rifiuto zero”).Il miglioramento della gestione dell’intera macchina comunale e il risparmio conseguito con la riduzione dei rifiuti prodotti, si è trasformato anche in un miglioramento economico: sia per i cittadini (risparmio sulla Tarsu) e sia per le casse comunali. Qualcosa come circa 26.000 euro nel 2007, pari a quasi il 5 % delle spese correnti previste per l’intero anno.Un miracolo ? Non parrebbe proprio; piuttosto, una logica all’insegna del “volli, volli, fortissimamente volli”. Incontri con la popolazione all’avvio della nuova modalità di gestione dei rifiuti (porta a porta più cassonetti per carta e plastiche), costante informazione ai cittadini durante i primi mesi sull’andamento della raccolta differenziata e sul corretto smaltimento, incontri periodici a cadenze semestrali. E qualche utile verifica dello stato dei contenuti dei sacchetti lasciati nei cassonetti da parte dei vigili urbani, a cui sono seguite anche “ammonizioni” verbali e successive multe (50 euro) per i “recidivi”.“Ce lo impone il nostro sistema di gestione ambientale” pare scusarsi il giovane Sindaco Laiolo. Ma questa è educazione civica, prima ancora che controllo dei processi. E da che mondo e mondo, questa dovrebbe essere la base di una sana esistenza di prossimità: chiamiamola pure “Comunità”.O, per dirla con Maddalena Villa assessore alla Cultura, attività produttive ed ecologia di Refrancore: “questa è la vera sfida del nostro futuro; dobbiamo imparare a ri-considerare la nostra comunità come una famiglia allargata che fa crescere la “voglia di appartenenza” alla propria comunità, che fa “ripensare” il ruolo di ciascuno di noi come parte di quella collettività che abita il Comune stesso. In ogni momento sociale e culturale, si innesca facilmente un meccanismo a spirale che porta le persone a trovarsi sempre più coinvolte nel contribuire alla buona gestione della propria porzione di territorio”.

venerdì 15 maggio 2009

Planck finalmente nello spazio


Ieri pomeriggio è stato lanciato dalla base spaziale europea di Kourou, nella Guyana francese il satellite Planck che si occuperà di studiare l'origine dell'universo. Un piccolisso contributo (infinitesimo) alla missione l'ho dato anche io avendo svolto per conto di Thales Alenia Space una serie di analisi sulla strumentazione denominata LFI (Low Frequency Instrument).
Speriamo che fra quattro settimane, quando lo strumento comincerà a funzionare davvero, tutto vada bene.
Piccole soddisfazioni!

sabato 9 maggio 2009

Una candidatura nuova e fresca

Alle 12 di oggi è scaduto il termine per la presentazione delle liste per le prossime amministrative comunali. Ho appreso dal blog di Simone che alla fine si sono presentati "solamente" in quattro per concorrere alla carica di Sindaco di San Felice del Benaco.
Oggi è arrivato nella cassetta della posta il programma elettorale della prima lista denominata, con umiltà e riservatezza, FLORIOLI SINDACO.
Dopo 29 anni di vita politica macinata a San Felice (la sua prima elezione in consiglio comunale risale al 1980, due anni prima dei mondiali di Spagna '82 di Paolo Rossi per intenderci) Florioli ci riprova.
Una candidatura nuova e fresca.
Una certezza: non fa per me!

venerdì 24 aprile 2009

Banda larga by GardaUno... incredibile

Leggo oggi questa notizia su BresciaOggi e resto senza parole.
Spero di sbagliarmi ma credo che sarà l'ennesima bufala che costera centinaia di migliaia di euro ai cittadini.
Se siete interessati a leggere la storia di come per anni ci hanno preso per il naso, leggete qui: link.
Staremo a vedere!

Svolta storica:la banda larga diventerà realtà - (BresciaOggi 24.04.2009)
Il tavolo dell’accordo tra Garda Uno e Provincia di TrentoSi partirà con un servizio di rete a banda larga per colmare il gap digitale del territorio del Garda bresciano per poi sviluppare un’infinità di servizi per l’amministrazione pubblica locale e per i cittadini. Nasce fra Garda Uno e Provincia Autonoma di Trento uno storico accordo di 5 anni siglato ieri a Padenghe tra il presidente di Garda Uno, Mario Bocchio e quello della provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, con il quale il Trentino, forte delle esperienze maturate, potrà fornire conoscenze ai comuni associati per realizzare il cablaggio in quelle aree sprovviste di banda larga.Questo il primo passo, ma naturalmente la futura «dorsale» di trasporto dati, informazioni e immagini aprirà nuovi scenari inimmaginabili, come per esempio la possibilità di collegarsi ad ospedali, biblioteche, uffici e musei, banche dati di amministrazioni pubbliche (concorsi, gare, appalti e certificazioni). Inoltre, lo sviluppo delle reti multimediali permetterà la consultazione di dati sul traffico e sulla sicurezza, e la formazione a distanza, il telelavoro, la telemedicina.I comuni gardesani, a loro volta, saranno in grado di mettere a disposizione le conoscenze acquisite e le esperienze maturate nel settore del ciclo idrico e nella gestione dei rifiuti e delle energie rinnovabili. L’accordo potrebbe fare scuola altrove perché i settori di applicazione pratica sono davvero numerosi: dalle telecomunicazioni alla sanità, ai trasporti e all’istruzione

sabato 11 aprile 2009

Il terremoto anche in Ikariam



Gioco da quasi un anno a Ikariam, un gioco on-line. Ci gioco principalmente perchè sono stato coinvolto dalle mie bimbe. Ci gioco anche perchè mi piace.

In questi giorni la tragedia del terremoto ha colpito anche la comunità di Ikariam. Sakuragi89 era uno dei giocatori della mia alleanza (un gruppetto di una cinquantina di giocatori). Il suo vero nome è Luca. Aveva 20 anni e giocava a Ikariam da un'anno, quasi come me, anche se era molto più bravo di me. Luca Lunari era uno studente di Rieti ospite della Casa dello Studente dell'Aqulia, era iscritto a Ingegneria Informatica ed aveva una bimba di 7 mesi.

Quando mi collego per giocare un pochino, un po' di tristezza mi assale sempre. Adesso il gioco è un po' meno spensierato.

venerdì 10 aprile 2009

Brescia: entra con un forte mal di denti, esce con il foglio di via

(10-04-2009) - Senegalese senza permesso di soggiorno viene denunciato alla polizia in un pronto soccorso. La struttura ospedaliera declina ogni responsabilità

Dall'ospedale alla questura, ed aveva pagato il ticket. E' il caso di Maccan Ba, senegalese di 32 anni, immigrato irregolarmente nel nostro paese. Recatosi al Pronto Soccorso Odontoiatrico di Brescia per farsi curare un doloroso ascesso, dopo aver pagato il ticket si era messo in fila in attesa di ricevere attenzioni mediche. Ma prima che questi venisse visitato sono sopraggiunti due poliziotti, che prelevatolo dalla sala d'attesa, lo hanno portato in questura per decretarne l'espulsione.

Questo è il secondo caso in cui viene applicata quella legge, non ancora varata, che imporrebbe ai medici di denunciare i pazienti stranieri irregolari. Proprio in virtù di questa normativa, Maccan Ba avrebbe esitato quattro giorni prima di decidersi a richiedere l'opinione di un medico.

La struttura ospedaliera ha comunque declinato ogni responsabilità rispetto all'accaduto. A denunciare il giovane senegalese non sarebbero stati i medici ma una guardia giurata, che dopo aver invitato l'uomo a lasciare l'ospedale, ha chiamato la polizia.

mercoledì 8 aprile 2009

Election day per utilizzarne i risparmi a favore delle aree colpite dal terremoto

La redazione de lavoce.info partecipa al dramma della popolazione colpita dal terremoto e al lutto di chi ha perso i propri affetti, i parenti, gli amici. Le calamità naturali richiedono la mobilitazione tempestiva di ingenti risorse per i primi soccorsi e per la ricostruzione. Il Governo, sino a questo momento, ha stanziato 30 milioni di euro. Una goccia nel mare. In questi tempi di crisi è difficile reperire risorse. Facciamo nostra una proposta che ci arriva da un gruppo di lettori che vivono all'estero: chiediamo che il Governo non esiti nel raggruppare le tre scadenze elettorali di giugno stanziando subito per le aree disastrate i risparmi derivanti dal loro accorpamento in un unico election day. Si tratta, secondo il ministro Maroni, di 172milioni di euro (la nostra stima, analoga, aggiunge 200 milioni di costi indiretti sostenuti dalle famiglie). Siamo certi che tutti gli italiani apprezzeranno l’uso di queste risorse e potranno essere incoraggiati dallo stesso Governo e dai media a devolvere allo scopo quanto risparmieranno personalmente con l’election day.Ricordiamo che per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976) lo Stato spese una cifra pari a 10 miliardi di euro, per quella dell’Irpinia (1980) 32 miliardi, per quella in Umbria e Marche (1997) 4 miliardi.Alla luce di questa catastrofe, in cui edifici recenti sono crollati come castelli di carte, è fondamentale rivedere il “piano casa”: questo riduce i controlli formali ex ante e non rivede affatto il sistema dei controlli sulle opere in costruzione e completate. Alle Regioni il compito, nel recepire il piano, di tenere alta la guardia sul rispetto dei requisiti antisismici, imponendocontrolli sui cantieri e ad opere completate.

giovedì 2 aprile 2009

Mister Obamaaaaa


La classe non è acqua ... si direbbe!

mercoledì 25 marzo 2009

Biondani Paolo e Vittorio Messori: "Che lago vuoi?"


Sul blog La Neve e La Nebbia ho trovato un breve video della serata di venerdì 23 gennaio svoltasi a Bardolino intitolata "Affarismo...speculazione... o... natura come risorsa e valore. Che lago vuoi?" con la partecipazione di Paolo Biondani e Vittorio Messori .

Credo che sia importante ascoltare cosa rischiamo quando scegliamo a chi dare in mano il futuro del nostro territorio.

martedì 24 marzo 2009

... dire le cose come stanno

domenica 22 marzo 2009

No al consumo del territorio

Ciao, siccome non posso lasciare nessun commento sul tuo blog, lo faccio qui:
Hai fatto proprio bene ad inserire il video del Marco Boschini, caro altrafelice abbiamo lo stesso ed identico problema sia dalla tua sponda che dalla mia.
Speriamo che qualcuno la smetta di distruggere quel che rimane del nostro bel territorio, tra l'altro adesso che si awicinanano le amministrative qui nelle mie zone c'è un mercandaggio .... lasciamo perdere!
grazie per l'attenzione,
Andrea
http://lanebbiaelaneve.blogspot.com/

sabato 21 marzo 2009

Senso unico in via dietro Castello - secondo atto


Nel mio post di parecchi mesi fa scrissi di un nuovo senso unico a San Felice. Un provvedimento tanto inspiegato quanto disatteso dai cittadini.
L'uscita di veicoli dal parcheggio di via dietro castello verso via Italia è continuata per 8 mesi come se tale provvedimento non fosse mai stato preso.
In un incontro del circolo del PD l'assessore ai lavori pubblici aveva motivato il provvedimento (temporaneo) legandolo alla necessità di creare sicurezza durante i lavori stradali che si sarebbero eseguiti nell'intersezione fra viale Italia e Via Zerneri.
Strano motivazione, ma almeno era una "versione dei fatti".
In questi giorni ho scoperto (con piacere direi!) che i cartelli di divieto di accesso sono stati coperti (chissà fino a quando ?) ed è stato di fatto ripristinato il doppio senso.
Strano, proprio ora che sono iniziati i lavori per realizzare la rotatoria su viale Italia.
Strano comune il nostro!

martedì 10 marzo 2009

Il video di Marco Boschini a "Parla con me"

lunedì 9 marzo 2009

Populorum Progressio

Oggi ho dedicato parte della mia pausa mensa alla ricerca di "spunti" sul tema del ruolo dei laici credenti nella società contemporanea.
Mi sono imbattuto in questo passo della "POPULORUM PROGRESSIO - LO SVILUPPO DEI POPOLI", enciclica di Paolo VI datata 26 marzo 1967.
Sono passati quasi 42 anni eppure è attualissima e sembra scritta oggi. Anzi mi pare estremamente moderna, avanti rispetto al marzo 2009 che vedo piuttosto buio.



"Noi scongiuriamo per primi tutti i Nostri figli. Nei paesi in via di sviluppo non meno che altrove, i laici devono assumere come loro compito specifico il rinnovamento dell'ordine temporale. Se l'ufficio della gerarchia è quello di insegnare e interpretare in modo autentico i principi morali da seguire in questo campo, spetta a loro, attraverso la loro libera iniziativa e senza attendere passivamente consegne o direttive, penetrare di spirito cristiano la mentalità della loro comunità di vita. Sono necessari dei cambiamenti, indispensabili delle riforme profonde: essi devono impegnarsi risolutamente a infondere loro il soffio dello spirito evangelico. Ai Nostri figli cattolici appartenenti ai paesi più favoriti Noi domandiamo l'apporto della loro competenza e della loro attiva partecipazione alle organizzazioni ufficiali o private, civili o religiose, che si dedicano a vincere le difficoltà delle nazioni in via di sviluppo. Essi avranno senza alcun dubbio a cuore di essere in prima linea tra coloro che lavorano a tradurre nei fatti una morale internazionale di giustizia e di equità."

venerdì 6 marzo 2009

Banda larga. L'Italia dopo la Slovenia

Ho letto con interesse le proposte di Maurizio sulla Banda Larga (la foto utilizzata qui è la sua!!!) e come il tema sia entrato pesantemente nella campagna elettorale per le prossime amministrative.
Ho letto con ancor maggior interesse le riflessioni di chi sul tema ne capisce davvero qualcosa. Io sono un semplice profano che usa internet da ormai 15 anni per lavoro, per divertimento e per comunicare con le persone. Non ho la competenza tecnica di Maurizio o di altri.

Quello che però ho capito è che lo slogan "ADSL per tutti", detto così è uno slogan e basta. Si potrebbe partire da una necessità reale (la copertura con banda larga del nostro territorio) per farla diventare una risorsa di competitività e di innalzamento della qualità della vita.

Oggi sul sito dell'ADUC leggo questa notizia:

Entro il 2015 tre quarti delle abitazioni tedesche avranno accesso alla banda larga con collegamenti a 50 Megabit al secondo. Ad affermarlo il cancelliere tedesco Angela Merkel durante la cerimonia di inaugurazione del Cebit, la fiera dell'Ict ad Hannover. E l'Italia? il sottosegretario allo Sviluppo Economico, con delega alle comunicazioni, Paolo Romani, ha annunciato, lo scorso anno, l'avvio dei lavori di una task force (quando c'e' un problema che non si riesce a risolvere si annuncia sempre una task force) con l'obiettivo di coprire con la banda larghissima (oltre 20 megabit) tutti gli italiani entro il 2013. Sta di fatto che l'Italia e' tra gli ultimi posti in Europa e ormai anche Spagna e Slovenia ci hanno superati, il Portogallo e' un soffio alle nostre spalle e non ci sono risorse ne' pubbliche ne' private per creare una rete di nuova generazione in Italia. Insomma continueremo ad essere tra gli ultimi in Europa con la prospettiva di diventare definitivamente... ultimi.