martedì 16 ottobre 2007

Il mio blog è chiuso. In questo 20 mesi ho parlato di ...

lunedì 15 ottobre 2007

Blog Action Day

Blog Action Day
Il 15 ottobre, i blogger si uniranno per focalizzare l'attenzione di ognuno su una sola, importante problematica. Quest'anno l'argomento di discussione sarà l'ambiente. Ogni blogger scriverà un articolo sull'ambiente, in modo del tutto personale e collegato all'argomento del suo blog. Il nostro scopo è far parlare tutti di come costruire un futuro migliore.

Per questa è la vista della penisola di San Felice del Benaco nella primavera del 2007. Basta spostarsi di pochi chilometri ed andare a Manerba per vedere come il territorio e l'ambiente possono essere messi in crisi dalla pressione edilizia.
Non si costruisce un futuro sostenibile se non si è in grado di conservare l'ambiente affinché anche le future generazioni possano goderne, almeno quanto lo godiamo noi.

La pressione edilizia che ha conosciuto il Garda in questi anni non ha nulla a che spartire con la crescita economica e sociale delle comunità locali.
Chi ha costruito e si è arricchito sono i grossi gruppi economici e finanziari.
Legambiente ha denunciato che le operazioni finanziarie che hanno riguardato il nostro territorio (Garda bresciano) possano essere ricondotte al riciclaggio di capitali di dubbia provenienza.

Dobbiamo aver ben presente che il problema della casa per le future (e attuali) generazioni non può essere risolto attraverso una indiscriminata edificazione del territorio.

Il Comune di Salò ha gettato fumo negli occhi con la promessa di edilizia convenzionata in cambio di grosse operazioni di edificazione privata. Il risultato è che le case accessibili a chi davvero ne ha bisogno (si pensi all'ex campo sportivo di Campoverde) sono in costruzione da anni, con lavori che procedono a rilento, e i costi sono lievitati in modo incontrollato. Al contrario le altre attività edificatorie, di dimensioni abnormi, viaggiano veloci verso il "libero mercato".

Blog Action Day è l'ultimo post del mio blog.
Per L'AltraSanFelice tutelare l'ambiente vuol dire lanciare questo messaggio:
non facciamoci imbrogliare da chi ci promette una casa e ci ruba l'intero territorio (stupendo) in cui viviamo!

domenica 14 ottobre 2007

Fine di una avventura


Con oggi si chiude il mio blog "L'AltraSanFelice".

Domani posterò il mio contributo per il BlogActionDay, poi il blog verrà chiuso.

Inizia invece una nuova grande avventura: il PD in Italia e anche a San Felice.

Oggi è stata una grande giornata. I votanto sono aumentati rispetto alle primarie del 2005. Un buon inizio!

Un grazie a tutti quelli che in questi 20 mesi mi hanno letto.

Ciao, DAVID

venerdì 12 ottobre 2007

Succedono cose nuove, dipendono anche da te


Si vota dalle 7:00 alle 20:00.

Il seggio sarà presso il palazzo ex-Monte di Pietà.


Votare non comporta l’iscrizione al Partito Democratico.
Per sostenere le Primarie ti è richiesta la sottoscrizione minima di 1 Euro.

mercoledì 10 ottobre 2007

Per un partito wiki

Un wiki è un sito web (o comunque una collezione di documenti ipertestuali) che permette a ciascuno dei suoi utilizzatori di aggiungere contenuti, come in un forum, ma anche di modificare i contenuti esistenti inseriti da altri utilizzatori.
Il termine wiki può anche riferirsi al software collaborativo utilizzato per creare un sito web.
Wiki - in base alla etimologia - è anche un modo di essere.
Wiki wiki deriva da un termine in lingua hawaiiana che significa "rapido" oppure "molto veloce".
A volte wikiwiki o WikiWiki o Wikiwiki sono usati al posto di wiki.
(Fonte Wikipedia)


Forse qualcuno si ricorderà che avevo cercato di esporre questo concetto (partito-wiki) riferito al PD nella serata del 4 settembre quando siamo andati a costituire il comitato locale per il PD a San Felice.

Oggi sfogliando il blog di Maurizio Martina (il futuro segretario regionale del PD in Lombardia) ho trovato questo contributo:
"La sfida per il PD è crescere come una grande opera collettiva e volontaria: "un partito nell'era di Wikipedia", frutto dell'apporto di idee e di impegno più ampio e partecipato possibile. Per fare questo è importante avviare un confronto pubblico e libero e prevedere ampi spazi di democrazia diretta a tutti i livelli così come forme di adesione e partecipazione flessibili: sezioni territoriali, ma anche associazioni tematiche, spazi di discussione Internet, fondazioni di studio ed elaborazione politica".
Ecco, trovo che questa immagine del Partito alla wikipedia colga davvero il senso del nostro lavoro.

Infine ho cercato di tradurre localmente questi concetti creando un “contenitore collaborativo” (wiki appunto) per far nascere in modo partecipato il PD a San Felice. E’ nato dunque http://pdsanfelicedelbenaco.blogspot.com/ il wikispace del PD di San Felice dove ciascuno può collaborare attivamente (basta mandarmi una mail per capire come).


Quali sono i concetti che stanno alla base di questa visione diversa di un modo di ragionare e quindi di fare politica?

Rapidità e tempi certi:
Fare politica deve essere permesso a tutti, non solo a chi a “buon tempo” da spendere (o da sprecare). Ci si deve trovare spesso. Deve essere chiaro su cosa si è chiamati a decidere. Si deve sapere a che ora inizia e quando finisce una riunione.
Deve essere certo che entro una determinata ora si decide, se c’è da votare si vota, ma è fondamentale arrivare a prendere una decisone. Se ogni volta si rimanda finirà che solo chi si può permettere di sprecare il proprio tempo potrà occuparsi di politica. Ciò non è democratico!
Gli strumenti informatici (email, siti web, forum, wikispace, blog) al contrario consentono di ottimizzare l’uso della risorsa tempo.
Non saper scrivere una email oggi è come non saper telefonare o leggere per chi vuole occuparsi di politica, di socialità e di collettività. E' un forte limite e dimostra inadeguatezza.


Apertura e partecipazione.
La partecipazione deve essere favorita garantendo a tutti di partecipare e di farlo sempre. L’apporto collettivo (wikimode di operare) garantisce l’apporto creativo di ciascuno e consente quindi di arrivare a una sintesi


Adozione del criterio “una testa un voto”
Quando si deve votare deve essere garantito il concetto di “una testa un voto”. per ridurre il peso dei raccoglitori di deleghe. Solo così il concetto di partecipazione prende significato e si traduce in “partecipazione al processo decisionale” e non rimane un concetto astratto.


Per fare un Partito Nuovo servono modalità nuove (e non quelle della vecchia politica), quindi chi ci crede è bene che si faccia avanti per aiutare il nostro paese a voltare pagina, davvero.

lunedì 8 ottobre 2007

Qualcosa deve cambiare

Ho trovato davvero interessante questo contributo di Massimo Balliana e quindi voglio "farlo mio" sul LAltraSanFelice.
Massimo è un cittadino normale che ha voglia di cambiare la politica, davvero. Non solo a parole.
Come me vuole che l'occasione del PD non vada perduta e quindi insieme ad altre persone (semplici cittadini) ha dato vita ai Circoli del Partito Democratico
Venerdì sera sono stato ad un incontro pubblico organizzato per presentare i candidati delle 4 liste bresciane che concorrono alle primarie del 14 ottobre.Ho così scoperto due grandi novità: non possiamo più fare riferimento al Manifesto del PD poiché non è ritenuto più valido dagli esponenti di Ds e Margherita: è stato scritto da un ristretto numero di persone (chissà chi le ha nominate?!?) non sufficientemente rappresentativo di tutte le componenti che contribuiscono alla nascita del PD; ad oggi non ci è dato di sapere su quali basi, valori e regole verrà scritto il nuovo Manifesto.
L'altra novità è la nascita dell' "etica dell'unità" secondo la quale è stato un errore le candidature di Bindi e Letta contro Veltroni. Meglio il pensiero unico perché la gente potrebbe non capire.
Poi il via ai soliti discorsi a proposito del Nord che chiede più attenzione, la legge elettorale da cambiare, le pensioni dei parlamentari da rivedere, invito a rideclinare la politica, mettere in discussione le vecchie ideologie, orizzonti nuovi, il rispetto politico per la persona, le donne e i giovani, la composizione delle liste, la necessità di un PD che sappia contrastare la controffensiva conservatrice in atto in Italia dagli anni '90...
Un giovane si permette di raccontare la sua esperienza: "noi abbiamo fatto un incontro di collegio per la nostra lista e abbiamo votato l'ordine di lista facendo una sorta di primarie delle primarie" e subito una reazione degna del nuovo che avanza: ma cosa credi anche noi l'abbiamo fatto, non siete gli unici ad essere democratici, basta con la demonizzazione dei partiti, e via dicendo.
Quando si arriva alla domanda più normale e naturale per queste primarie che andremo fare e cioè quali regole intendono proporre per la costruzione del nuovo PD la risposta di quasi tutti i candidati è sconcertante: la domanda è molto difficile e complessa, dare una risposta non è facile e via con affermazioni generiche e poco impegnative. Sconcertante!!!
Non poteva mancare la lezione del capetto di partito che democraticamente annuncia di essersi annoiato, che l'unica a "volare alto" é stata la candidata compagna, che, si capisce, fa politica da lunga data, lei si che sa parlare, ma cosa gli è toccato sentire un giovane che spara banalità, una candidata che, secondo lui, non sa argomentare bene le sue scelte e adesso basta critiche, basta con l'anti politica, e le lacrime e sangue di Ds e Margherita artefici della nascita del PD dove le mettiamo? ... Nel finale concitato tra discussione sulle liste bloccate e primarie ci tocca pure sentire che il problema non è il numero dei ministri, perché la gente se anche fossero 50 ma lavorassero bene non avrebbe problemi ad accettarli anzi sarebbe contenta. Hanno capito tutto.
A noi non resta che resistere, resistere, resistere: primarie, una testa un voto, ricambio della classe dirigente, più spazio per le donne e per i giovani. Un partito nuovo non un nuovo partito. Su queste idee non ci fermeremo, non ci fermeranno.
Massimo Balliana

sabato 6 ottobre 2007

e siamo a 100



Questo è il centesimo post del mio blog.
Il mio lavoro non è l'unico di San Felice, anzi, in questi anni ci sono diverse persone che esprimono le proprie impressioni sulla nostra comunità.
Speriamo che ne arrivino altre ancora.

AUGURI, e 1000 nuovi post!!!!

venerdì 5 ottobre 2007

Il mio composter

Sabato scorso ho voluto passare il mio pomeriggio facendo qualcosa di nuovo e soprattutto di utile.


Sono andato ad acquistare un po' di materiale per realizzare il mio eco-composter ed in particolare ho acquistato una rete metallica (rigida), un telo verde impermeabile, un rotolo di filo metallico plastificato, un sottovaso verde diametro 45 e l'attivatore per composter.

Cifra complessiva 21 Euro.

Con la rete ho realizzato un cilindro di circa 40 centimetri di diametro e un metro di altezza.

Sul fondo ho costruito un ripiano su cui andranno a raccogliersi i rifiuti.

Ho preso infine il telo verde impermeabile ed ho ricoperto il tutto. Il sottovaso verde è servito da coperchio.



Vi assicuro che mi sembrava di giocare ad art-attak.

Il risultato complessivo è piuttosto gradevole. Da una settimana ho anche iniziato a caricarlo con i rifiuti organici, speriamo funzioni bene. Sistemato vicino alla siepe non è neanche brutto, anzi un po' mi piace!

Ed ecco a voi il mio eco-composter in opera.

giovedì 4 ottobre 2007

Verso il 14 ottobre

Tutte le volte che sento Letta parlare del Partito Democratico mi viene il nervoso. Ieri sera l’ho visto e sentito da Gad Lerner a l’Infedele parlare delle liste Letta a Milano, di come sono giovani i candidati, di come sono stati bravi a fare liste aperte a tutti e davvero democratiche.

La cosa che mi irrita è che non ci sia corrispondenza fra le affermazioni e i fatti.

Leggo sui giornali ad agosto:
«Le mie candidature sono aperte. In alcuni casi le faremo addirittura con le primarie delle liste, cioè a Milano il 9 settembre i miei elettori stabiliranno loro l'ordine di lista. Purtroppo le regole create sono quello che sono, alla fine i nodi stanno venendo al pettine. Io lavoro per liste aperte dove entrino nell'assemblea costituente tanti giovani, donne, gente che viene dall'esterno». Così Enrico in un'intervista su Il Messaggero.

Quindi scrivo a Girelli per fare in modo che le parole di Letta abbiano un senso:
Immagino che il percorso che si dovrà fare per Letta sia del medesimo tipo. Formare a livello bresciano (provinciale) un gruppo di persone autorevoli, ma aperte a nuove persone non "istituzionali" e quindi dei gruppi locali, uno per ogni collegio, con questo compito di fare davvero partecipazione, ossia stimolare l'incontro, il confronto e prendere le decisioni fra TUTTI quanti si sentono di sostenere Letta.
La cosa peggiore che potrebbe capitare sarebbe quello di avere i candidati nelle liste catapultati in ogni collegio con decisioni prese altrove.

Vengo rassicurato che tutto andrà per il verso giusto (siamo ai primi di settembre) e che verrò certamente contattato per partecipare attivamente al processo decisionale. Arriva il 21 di settembre (giorno di scadenza per la presentazione delle candidature) e mi trovo preconfezionate le liste di sostegno a Letta senza che ci sia stato mai un solo momento di confronto democratico su questo tema. Per inciso chi doveva fare questa operazione di trasparenza, democrazia e partecipazione nel nostro territorio (da Montichiari a Limone) era Ambrogio Florioli.

La cosa ancor più sconcertante è che in provincia di Brescia il sostegno a Letta è funzionale alla candidatura di Morgano alle amministrative cittadine della primavera 2008, cioè voluto da una parte della Margherita, in contrapposizione alla candidatura di Del Bono (sempre Margherita) sostenuto anche dai DS.

Possibile che non si capisca che è arrivato il momento di cambiare e di far corrispondere alle parole i fatti?
La creazione di un partito nuovo è un ottima occasione per ripensare al modo di fare politica. Speriamo che almeno la partecipazione numerosa dei cittadini (normali … quelli di tutti i giorni) alle primarie faccia emergere grosse sorprese e non serva solo per legittimale le scelte piovute dall’alto fatte dai “soliti noti”.

Infine mi lascia esterrefatto il commento di Veltroni su Veronica Lario.
Per fortuna mi conforta la risposta della Bindi:
"Veltroni vuole Veronica Berlusconi nel Pd? Questa è l'esternazione più improbabile che ho sentito dall'inizio della campagna per le primarie", ha commentato il ministro. "Il punto è molto semplice - ha aggiunto la Bindi - dobbiamo deciderci se alle oligarchie dei partiti vogliamo sostituire le oligarchie della società civile". Il Partito democratico, ha concluso, deve essere "il partito degli italiani normali, quelli che la mattina escono di casa, fanno fatica con il sistema dei trasporti che abbiamo ad andare a lavorare, che hanno il problema dei figli, della crescita della famiglia. Se non irrompe nella politica questa Italia perderemo l'ennesima occasione". (Repubblica 3 ottobre 2007)

Ecco perché andrò certamente a votare per le primarie del 14 ottobre ed ecco perché spero che come me ci vadano tante persone che hanno voglia di cambiare e di girare pagina nel modo di fare politica.

mercoledì 3 ottobre 2007

Metterci la faccia

Questa sera (mercoledì) ci sarà a San Felice un incontro importante, con ospiti prestigiosi, sul tema delle istituzioni, della giustizia e sul ruolo dei cittadini.
Mi spiace non poter partecipare per impegni familiari già presi da tempo. Col cuore ci sarò!
L'incontro è organizzato dall'associazione Culturale Giovani (leggi qui) un gruppo di "ragazzi" che da anni organizza eventi importanti per la nostra comunità.
Non ho mai risparmiato critiche a Paolo Rosa per alcune delle sue scelte come Consigliere Comunale sia durante gli incontri dell'associazione culturale "La Fonte" sia sul mio blog.
Su alcuni temi non ho alcun dubbio circa il giudizio che ho espresso (qui). Su altri temi (raccolta rifiuti) la mia idea è nel tempo cambiata e le proposte di Paolo, che mesi fa mi sembravano strampalate, oggi mi fanno riflettere e sarei pronto a confrontarmi per esempio sul tema della raccolta porta a porta dei rifiuti.
Tuttavia quello che riconosco a Paolo, Marco, Luca (e gli altri che non conosco) è che hanno sempre avuto il coraggio di metterci la faccia.
Sono poche le persone nel nostro piccolo comune che hanno il coraggio di mettersi in gioco. Loro hanno questo merito. Bravi!
In bocca al lupo per la vostra (sicuramente bella) serata.

martedì 2 ottobre 2007

Cursus honorum

Nell'antica Roma (repubblicana) c'era una regola che prevedeva la progressione degli incarichi per gli aspiranti politici. Questa regola, basata sul buon senso, prendeva il nome di Cursus Honorum.
Per farla breve ciascun politico poteva accedere al livello successivo solo dopo aver svolto un incarico di livello inferiore con il limite di durata di ciascun mandato.
Trasposto ai giorni nostri un aspirante politico dovrebbe prima fare il Consigliere Comunale, poi se è idoneo al mandato quello Provinciale. Seguirà quello Regionale e finalmente potrà prima fare il Deputato e quindi il Senatore.
Se ogni incarico ha il limite di due mandati chi vale potrà fare il politico per 50 anni (10 per ogni incarico) portando la sua capacità e la sua esperienza fino ai livelli più elevati delle istituzioni. Viceversa, se non ha i numeri, dopo due mandati da consigliere comunale chiude la sua carriera politica e torna a fare il semplice cittadino.
Un modo semplice e funzionale per selezionare la classe politica di uno stato.

Leggo dal blog di Maurizio Martina, candidato alla segreteria regionale del PD in Lombardia questo intervento che mi sento di sostenere.

Un codice etico per il Pd
Limite di due mandati per i rappresentanti del Partito democratico in tutte le assemblee elettive locali, a partire dal Consiglio regionale. Ricambio dei dirigenti di partito: 5 anni di mandato sono più che sufficienti. E ogni anno si giudicherà il mandato dei singoli dirigenti: l'assemblea costituente del Pd dovrà infatti eleggere un Comitato di garanzia, formato da tre o quattro persone molto autorevoli.
E' quello che mi piace chiamare il codice etico del Partito democratico. Un codice al quale dovrà aderire chi si iscriverà al Pd. sarà un patto che stringiamo con i cittadini. Il Pd deve essere nuovo nelle forme e nei contenuti. Basta con i proclami, stavolta si passa dalle parole ai fatti: perché se vinco, si farà.

http://www.maurizio_martina.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1631650

Ho una curiosità, la regola proposta è retroattiva o diventerà valida a partire dal 2017?

lunedì 1 ottobre 2007

Siamo scemi, illusi, complici della casta?

La mia storia personale e familiare non ha nulla di tragico come invece quella del Prof. Bachelet, tuttavia in 39 anni ho avuto molti momenti di amarezza e sconforto che mi hanno un po' segnato.
Da bambino sono cresciuto in una famiglia dove l'impegno sociale (più ancora che politico) di mio padre mi ha davvero insegnato che se si è onesti e seri si ha vita dura (in tutti i sensi).
L'esperienza di mia moglie nell’amministrazione di San Felice mi ha riconfermato questo. Se si pestano piedi ingombranti non si ha vita facile.
Questi ultimi tre anni che ho passato sono stati tanto ricchi di soddisfazioni familiari, personali e professionali quanto negativi sul piano dell'impegno sociale e politico.
Eppure non mi sento né scemo né illuso. Solamente molto concreto e disilluso.


“Caro Dr. Grillo, lei crede che Piersanti Mattarella, Pio La Torre, Aldo Moro, avessero di molti dei loro colleghi politici (anche di grosso calibro) un’opinione molto migliore di quella che lei, dottor Grillo, ha felicemente sintetizzato nel V-day di qualche settimana fa? Oppure che i partiti di trent’anni fa, fra Lockheed, P2 e qualche occhiolino a mafiosi e/o terroristi, fossero tanto migliori di quelli di oggi? Visto che per lei, dottor Grillo, qualche politico di quei tempi è un santo, non uno scemo o un illuso, allora le racconterò una cosa. Quando nel 1976 molti dicevano “non t’imbrancare con questa manica di lazzaroni, non accettare la candidatura”, mio padre mi disse, pacatamente: non è serio dire che la politica è tutta uno schifo, e poi tirarsi indietro anche nel raro momento in cui al timone c’è qualcuno che ti assomiglia, che condivide i tuoi ideali e lavora per il bene del Paese. Alludeva a Moro, altro politico che lei, dottor Grillo, ha proclamato santo nel suo calendario: Moro piaceva molto anche a mio padre. Si parva licet componere magnis, anche noi, oggi, siamo schifati quanto lei e i trecentomila di Bologna. Ma non vogliamo tirarci indietro. Per questo ci troviamo qui, in questa improbabile impresa del Partito Democratico, trascinati da Rosy Bindi: da qualcuno che ci assomiglia, che condivide i nostri ideali e lavora in modo disinteressato per il bene del Paese. Siamo scemi, illusi, complici della casta? O invece più coraggiosi di chi si limita a un pur meritato vaffa?”.
Giovanni Bachelet, ieri all’incontro nazionale dei sostenitori di Rosy Bindi

Anna

“Mi dicono spesso che sono pessimista, che non credo nella forza della gente, che ce l’ho con Putin e non vedo altro.
Vedo tutto io. È questo il mio problema. Vedo le cose belle e vedo le cose brutte. Vedo che le persone vogliono cambiare la propria vita per il meglio ma che non sono in grado di farlo, e che per darsi un contegno continuano a mentire a se stesse per prime, concentrandosi sulle cose positive e facendo finta che le negative non esistano.
Per il mio sistema di valori, è la posizione del fungo che si nasconde sotto la foglia. Lo troveranno comunque, è praticamente certo, lo raccoglieranno e se lo mangeranno. Per questo, se si è nati uomini non bisogna fare i funghi”.


BASTA FARE GLI STRUZZI
BASTA FARE I FUNGHI

Anna Politkovskaja era una giornalista russa. Forse non la più famosa in patria (dove faticava a essere pubblicata) ma certo la più coraggiosa. Da anni denunciava le violazioni dei diritti umani in Cecenia. Nei suoi articoli ha sempre criticato il presidente Putin che, da ex spia del Kgb, da quando è al potere ha allontanato la Russia dal percorso democratico.
Il 7 ottobre del 2006 Anna è stata uccisa, sul portone di casa sua, nel cuore di Mosca. Chi le ha sparato era a volto scoperto! Questo non è stato un semplice omicidio ma una lezione per tutti i giornalisti liberi, o meglio per tutti quelli che vogliono la libertà. Neanche l’Urss con Sacharov era arrivata a tanto, forse anche per le pressioni occidentali. Che aspettiamo allora?
Per ricordare Anna Politkovskakja a Milano si terrà un grande convegno.

6 OTTOBRE 2007
CIRCOLO DELLA STAMPA
MILANO - CORSO VENEZIA 16
DALLE 9 ALLE 13
PER NON DIMENTICARE
ANNA POLITKOVKSAJA
A UN ANNO DALLA MORTE


COL PATROCINIO DI: Affaritaliani.it, Arci Lombardia, Articolo 21, Associazione Memorial Italia, Associazione radicale “Enzo Tortora”, Associazione Saveria Antiochia Omicron, CGIL Lombardia, Circolo Rosselli Milano, Comitato per la Foresta dei Giusti, Comitato per la pace nel Caucaso, Commissione Pari Opportunità FNSI, Critica liberale, Fondazione Donna a Milano, Fondazione europea Dragan, Libera- Regione Lombardia, Master in Giornalismo - Alta Scuola in Media, comunicazione e spettacolo dell'Università Cattolica del S. Cuore, Master in giornalismo Università degli studi di Milano, Memorial internazionale Mosca, Ordine dei giornalisti della Lombardia, Sinistra liberale, Stampa Estera Milano.

Per saperne di più:


E per chi sostine che Grillo è solo antipolitica rimando a questo post: