Nell'antica Roma (repubblicana) c'era una regola che prevedeva la progressione degli incarichi per gli aspiranti politici. Questa regola, basata sul buon senso, prendeva il nome di Cursus Honorum.
Per farla breve ciascun politico poteva accedere al livello successivo solo dopo aver svolto un incarico di livello inferiore con il limite di durata di ciascun mandato.
Trasposto ai giorni nostri un aspirante politico dovrebbe prima fare il Consigliere Comunale, poi se è idoneo al mandato quello Provinciale. Seguirà quello Regionale e finalmente potrà prima fare il Deputato e quindi il Senatore.
Se ogni incarico ha il limite di due mandati chi vale potrà fare il politico per 50 anni (10 per ogni incarico) portando la sua capacità e la sua esperienza fino ai livelli più elevati delle istituzioni. Viceversa, se non ha i numeri, dopo due mandati da consigliere comunale chiude la sua carriera politica e torna a fare il semplice cittadino.
Un modo semplice e funzionale per selezionare la classe politica di uno stato.
Leggo dal blog di Maurizio Martina, candidato alla segreteria regionale del PD in Lombardia questo intervento che mi sento di sostenere.
Per farla breve ciascun politico poteva accedere al livello successivo solo dopo aver svolto un incarico di livello inferiore con il limite di durata di ciascun mandato.
Trasposto ai giorni nostri un aspirante politico dovrebbe prima fare il Consigliere Comunale, poi se è idoneo al mandato quello Provinciale. Seguirà quello Regionale e finalmente potrà prima fare il Deputato e quindi il Senatore.
Se ogni incarico ha il limite di due mandati chi vale potrà fare il politico per 50 anni (10 per ogni incarico) portando la sua capacità e la sua esperienza fino ai livelli più elevati delle istituzioni. Viceversa, se non ha i numeri, dopo due mandati da consigliere comunale chiude la sua carriera politica e torna a fare il semplice cittadino.
Un modo semplice e funzionale per selezionare la classe politica di uno stato.
Leggo dal blog di Maurizio Martina, candidato alla segreteria regionale del PD in Lombardia questo intervento che mi sento di sostenere.
Un codice etico per il Pd
Limite di due mandati per i rappresentanti del Partito democratico in tutte le assemblee elettive locali, a partire dal Consiglio regionale. Ricambio dei dirigenti di partito: 5 anni di mandato sono più che sufficienti. E ogni anno si giudicherà il mandato dei singoli dirigenti: l'assemblea costituente del Pd dovrà infatti eleggere un Comitato di garanzia, formato da tre o quattro persone molto autorevoli.
E' quello che mi piace chiamare il codice etico del Partito democratico. Un codice al quale dovrà aderire chi si iscriverà al Pd. sarà un patto che stringiamo con i cittadini. Il Pd deve essere nuovo nelle forme e nei contenuti. Basta con i proclami, stavolta si passa dalle parole ai fatti: perché se vinco, si farà.
http://www.maurizio_martina.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1631650
Ho una curiosità, la regola proposta è retroattiva o diventerà valida a partire dal 2017?
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