lunedì 8 ottobre 2007

Qualcosa deve cambiare

Ho trovato davvero interessante questo contributo di Massimo Balliana e quindi voglio "farlo mio" sul LAltraSanFelice.
Massimo è un cittadino normale che ha voglia di cambiare la politica, davvero. Non solo a parole.
Come me vuole che l'occasione del PD non vada perduta e quindi insieme ad altre persone (semplici cittadini) ha dato vita ai Circoli del Partito Democratico
Venerdì sera sono stato ad un incontro pubblico organizzato per presentare i candidati delle 4 liste bresciane che concorrono alle primarie del 14 ottobre.Ho così scoperto due grandi novità: non possiamo più fare riferimento al Manifesto del PD poiché non è ritenuto più valido dagli esponenti di Ds e Margherita: è stato scritto da un ristretto numero di persone (chissà chi le ha nominate?!?) non sufficientemente rappresentativo di tutte le componenti che contribuiscono alla nascita del PD; ad oggi non ci è dato di sapere su quali basi, valori e regole verrà scritto il nuovo Manifesto.
L'altra novità è la nascita dell' "etica dell'unità" secondo la quale è stato un errore le candidature di Bindi e Letta contro Veltroni. Meglio il pensiero unico perché la gente potrebbe non capire.
Poi il via ai soliti discorsi a proposito del Nord che chiede più attenzione, la legge elettorale da cambiare, le pensioni dei parlamentari da rivedere, invito a rideclinare la politica, mettere in discussione le vecchie ideologie, orizzonti nuovi, il rispetto politico per la persona, le donne e i giovani, la composizione delle liste, la necessità di un PD che sappia contrastare la controffensiva conservatrice in atto in Italia dagli anni '90...
Un giovane si permette di raccontare la sua esperienza: "noi abbiamo fatto un incontro di collegio per la nostra lista e abbiamo votato l'ordine di lista facendo una sorta di primarie delle primarie" e subito una reazione degna del nuovo che avanza: ma cosa credi anche noi l'abbiamo fatto, non siete gli unici ad essere democratici, basta con la demonizzazione dei partiti, e via dicendo.
Quando si arriva alla domanda più normale e naturale per queste primarie che andremo fare e cioè quali regole intendono proporre per la costruzione del nuovo PD la risposta di quasi tutti i candidati è sconcertante: la domanda è molto difficile e complessa, dare una risposta non è facile e via con affermazioni generiche e poco impegnative. Sconcertante!!!
Non poteva mancare la lezione del capetto di partito che democraticamente annuncia di essersi annoiato, che l'unica a "volare alto" é stata la candidata compagna, che, si capisce, fa politica da lunga data, lei si che sa parlare, ma cosa gli è toccato sentire un giovane che spara banalità, una candidata che, secondo lui, non sa argomentare bene le sue scelte e adesso basta critiche, basta con l'anti politica, e le lacrime e sangue di Ds e Margherita artefici della nascita del PD dove le mettiamo? ... Nel finale concitato tra discussione sulle liste bloccate e primarie ci tocca pure sentire che il problema non è il numero dei ministri, perché la gente se anche fossero 50 ma lavorassero bene non avrebbe problemi ad accettarli anzi sarebbe contenta. Hanno capito tutto.
A noi non resta che resistere, resistere, resistere: primarie, una testa un voto, ricambio della classe dirigente, più spazio per le donne e per i giovani. Un partito nuovo non un nuovo partito. Su queste idee non ci fermeremo, non ci fermeranno.
Massimo Balliana

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