Sono relativamente giovane, ma ho imparato una piccola regola della politica (in senso lato): se non si vuole affrontare un problema il miglior modo è fare una commissione che si deve occupare del problema stesso.
Questa piccola regola l’ho vista applicata in tantissimi ambiti, da quello sociale a quello professionale, da quello delle grandi istituzioni a quello delle piccole istituzioni. E’ sorprendente ma la regola funziona!
Sulla scorta di questa piccola regola pratica maggioranza e minoranze del nostro consiglio comunale(12 voti favorevoli, 1 contrario: indovinate quale) hanno deciso di istituire una “commissione consiliare bilancio”.
Della necessità di cambiare marcia su tanti argomenti e soprattutto sul bilancio comunale ne parlo da tempo. A gennaio 2007 ne ho parlato qui:. Oltre il bilancio partecipato.
Ora la maggioranza ha preso atto che non è in grado di programmare in nessun modo le questioni economiche del nostro comune (si legga la mozione del gruppo di minoranza che non ha mezzi toni) e ha deciso di farsi aiutare dagli altri consiglieri per stendere un “buon bilancio”. Gli otto consiglieri di maggioranza hanno votato compatti sulla proposta (legittima e doverosa!) di una parte della minoranza. Non ci sarebbe nulla di grave o strano (la democrazia impone la piena collaborazione fra maggioranza e minoranza) se non fosse che il documento presentato dai consiglieri di minoranza (e votato!) è una fotografia impietosa della incapacità di progettualità della attuale maggioranza comunale.
Ma torniamo alla inadeguatezza di una commissione consiliare per affrontare un tema importante e vasto come quello del bilancio comunale.
Per spiegarmi meglio porto l’esempio del tema dell’edilizia convenzionata ed economico popolare.
Nel marzo 2005 (deliberazione n. 16 del 30.03.2005) si decideva di istituire una commissione per affrontare il tema della casa. A distanza di due anni e mezzo nemmeno la commissione ha prodotto poco o nulla per quanto ci siano ancora molte strade percorribile senza dover aspettare il PGT (si legga per esempio pagina 4 di questo documento arrivato in tutte le case quest’estate).
Per spiegare l’inadeguatezza di tale commissione consiliare mi chiedo quali ne siano i componenti. La composizione prevedeva che fossero Sindaco, Presidente del Consiglio, Assessore all’Urbanistica e due consiglieri di minoranza. A distanza di mesi due su cinque dei componenti sono virtualmente cambiati nel senso che il Presidente del Consiglio Comunale è cambiato e non esiste alcun Assessore all’Urbanistica (la materia è di competenza del Sindaco). Come è composta la commissione dunque? Qualcuno si è preoccupato di aggiornarne la composizione a seguito delle variazioni della giunta e dell’approvazione del regolamento del consiglio comunale che regola la composizione delle commissioni consiliari stesse?
Evidentemente no, ma è ovvio il motivo: non serve avere una commissione che lavori, serve solo una commissione che NON si occupi del problema.
Come sempre mi auguro di essere smentito dai fatti. Aspettiamo a gennaio per vedere il prossimo bilancio.
Questa piccola regola l’ho vista applicata in tantissimi ambiti, da quello sociale a quello professionale, da quello delle grandi istituzioni a quello delle piccole istituzioni. E’ sorprendente ma la regola funziona!
Sulla scorta di questa piccola regola pratica maggioranza e minoranze del nostro consiglio comunale(12 voti favorevoli, 1 contrario: indovinate quale) hanno deciso di istituire una “commissione consiliare bilancio”.
Della necessità di cambiare marcia su tanti argomenti e soprattutto sul bilancio comunale ne parlo da tempo. A gennaio 2007 ne ho parlato qui:. Oltre il bilancio partecipato.
Ora la maggioranza ha preso atto che non è in grado di programmare in nessun modo le questioni economiche del nostro comune (si legga la mozione del gruppo di minoranza che non ha mezzi toni) e ha deciso di farsi aiutare dagli altri consiglieri per stendere un “buon bilancio”. Gli otto consiglieri di maggioranza hanno votato compatti sulla proposta (legittima e doverosa!) di una parte della minoranza. Non ci sarebbe nulla di grave o strano (la democrazia impone la piena collaborazione fra maggioranza e minoranza) se non fosse che il documento presentato dai consiglieri di minoranza (e votato!) è una fotografia impietosa della incapacità di progettualità della attuale maggioranza comunale.
Ma torniamo alla inadeguatezza di una commissione consiliare per affrontare un tema importante e vasto come quello del bilancio comunale.
Per spiegarmi meglio porto l’esempio del tema dell’edilizia convenzionata ed economico popolare.
Nel marzo 2005 (deliberazione n. 16 del 30.03.2005) si decideva di istituire una commissione per affrontare il tema della casa. A distanza di due anni e mezzo nemmeno la commissione ha prodotto poco o nulla per quanto ci siano ancora molte strade percorribile senza dover aspettare il PGT (si legga per esempio pagina 4 di questo documento arrivato in tutte le case quest’estate).
Per spiegare l’inadeguatezza di tale commissione consiliare mi chiedo quali ne siano i componenti. La composizione prevedeva che fossero Sindaco, Presidente del Consiglio, Assessore all’Urbanistica e due consiglieri di minoranza. A distanza di mesi due su cinque dei componenti sono virtualmente cambiati nel senso che il Presidente del Consiglio Comunale è cambiato e non esiste alcun Assessore all’Urbanistica (la materia è di competenza del Sindaco). Come è composta la commissione dunque? Qualcuno si è preoccupato di aggiornarne la composizione a seguito delle variazioni della giunta e dell’approvazione del regolamento del consiglio comunale che regola la composizione delle commissioni consiliari stesse?
Evidentemente no, ma è ovvio il motivo: non serve avere una commissione che lavori, serve solo una commissione che NON si occupi del problema.
Come sempre mi auguro di essere smentito dai fatti. Aspettiamo a gennaio per vedere il prossimo bilancio.
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