martedì 18 settembre 2007

Blu Notte

L’anno scorso era Milena Gabanelli a chiudere il mio weekend con Report la domenica sera. Quest’anno ci pensa Lucarelli con Blu Notte.
La settimana scorsa si parlava del G8 di Genova. Troppo vicino nella memoria per darne un giudizio maturo, ma le immagini dei blindati lanciati a folle velocità fra la gente non mi hanno fatto sentire sereno e tutelato come cittadino, anzi. Troppo vicino nella memoria per darne un giudizio sereno. Troppo lontano nello spazio (io non c’ero) per avere emozioni personali e non collettive.

Questa settimana invece si è analizzata la vicenda di Piazza della Loggia.

Nel 1974 avevo 6 anni. Non ricordo nulla di quel giorno. Poi anno dopo anno ricordi personali ed emotivi, si sono stratificati uno sopra l’altro ed oggi ho memoria del 28 maggio 1974.
Durante gli anni dell’università passavo frequentemente per Piazza della Loggia a piedi o in autobus e la vista della colonna sfregiata mi ha sempre colpito nel profondo.
A 6 anni non conoscevo Vittorio Zambarda, ma ero salodiano come lui. Mio padre non me ne parlò mai, ma so che fu lui a fare il discorso durante i funerali a Salò.
A 6 anni non capisci come mai la tua famiglia vive con tempi e priorità diverse da quelle degli altri bambini che vengono a scuola con te. Ma crescendo capisci che i sacrifici fatti sono sacrifici importanti. Con gli anni capisci che al mondo c’è qualcosa di più grande e più importante rispetto a fare i soldi e fare i furbi.
A 6 anni le mie figlie non capiscono perché la mamma la sera non è a casa a cenare con noi. Genericamente “ha una riunione”, nulla più! Sono certo però che con gli anni capiranno che la testimonianza diretta dei propri genitori avrà per loro un valore grandissimo, impagabile.

Vedere Andrea Ricci raccontare, come avvocato di parte civile, gli eventi di Piazza della Loggia mi ha fatto sentire parte di un mondo grande e, nella tragedia, bello.
Rievocare nella memoria, nella coscienza e nella vicinanza quei tragici eventi è per me carburante vitale di impegno civile. Un buon motivo per mettercela tutta perchè le cose cambino davvero. Perché parole come democrazia, libertà e partecipazione non siano solo slogan sui cartelloni ma fatti concreti nella vita di ogni giorno.

(Leggete anche: http://www.28maggio74.brescia.it/ - Casa della Memoria)

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