lunedì 2 marzo 2009

Trasparenza ... magari!

Mi è capitato oggi di visitare il sito del Comune di Chiari, comune amministrato dalla Lega Nord.
La cosa che mi è balzata agli occhi subito è stata la presenza, in bella mostra sul sito, del link a TUTTE le deliberazione della Giunta, del Consiglio Comunale e le Determinazioni.
Rilevante è anche la presenza sul sito di TUTTE le registrazioni delle sedute Consiglio Comunale, lasciando la possibilità a chiunque di ascoltare, riascoltare e riascoltare ancora cos avviene in quella sede.
Ma vengo a noi. A San Felice esiste qualcosa di simile? Evidentemente no. Scrissi sul mio blog ad agosto 2007 della "Scomparsa dei fatti" ovvero la sistematica e puntuale cernita di cosa è bene pubblicare sul sito del comune e cosa e bene non far emergere.
Evidentemente non esistono motivazioni di carattere legale e normativo a limitare la pubblicazione degli atti. Se così fosse mi chiedo come il Comune di Chiari "si permetta" di avere così a cuore la trasparenza in barba alla normativa? Evidentemente nessuna norma afferma che gli amministratori non debbano rendere conto, nella forma più ampia possibile, dei propri atti amministrativi ai cittadini.
Il fatto è di rilevanza politica e non giuridica. Come mai, al contrario di quello che avviene a Chiari, un'amministrazione comunale sceglie di NON rendere accessibili alcune informazioni? Evidentemente ritiene politicamente che l'accesso alle informazioni da parte dei cittadini non sia una priorità. La mia affermazione è un fatto politico.
Fatto politico è infine la piena e consapevole violazione dello spirito dello statuto del nostro Comune ove, all'articolo 41 comma 2, afferma "L’Ente deve ... avvalersi ... anche dei mezzi di comunicazione ritenuti più idonei ad assicurare il massimo di conoscenza degli atti."
Il verbo utilizzato da chi ha voluto lo statuto è DOVERE e non POTERE.