In questi giorni, come tante altre persone, anche io ho fatto la fila per pagare l’acconto sul servizio idrico … insomma ho pagato la bolletta dell’acqua, per dirla in parole semplici. Come alcuni sanno dal gennaio 2007 non sono più i comuni a gestire il servizio idrico (acquedotto e fognatura) ma sono diverse società. Nel caso del Garda bresciano il servizio è gestito da GardaUno SpA, ovvero i comuni stessi che si fanno imprenditori.
Uno degli obbiettivi di questa privatizzazione (voluto da una legge nazionale lontana nel tempo) è quello di “razionalizzare” il servizio. Il primo risultato ottenuto in meno di due anni di gestione privata dell’acqua è un progressivo aumento dei costi. Ma quanto?
Chiunque, leggendo le due fatture arrivate a casa in questi pochi mesi (prima e dopo l’estate) potrà confrontare i costi del 2007 e quelli del 2008. Ogni comune fa storia a se, io ho presente la situazione di San Felice, comune ove risiedo. Fra il 2007 e il 2008 l’aumento del costo dell’acqua è stato del 28.8%. Vediamo in dettaglio. Per una famiglia residente i primi 100 metricubi di acqua sono passati da un costo di 0.1300 Euro/mc a 0.1675 Euro/mc (+28.8%). Per il secondo scaglione(consumi da 100 a 150 mc) da 0.2600 a 0.3350 (+28.8%) per il terzo da 0.338 a 0.4355 Euro/mc (+28.8%) e per chi consuma davvero tanto 0.6700 Euro/mc.
Tralascio in questa sede di fare considerazioni circa l’opportunità di fatturare un acconto calcolato sui mesi primaverili ed estivi (da marzo a luglio) proiettando i consumi sui 12 mesi dell’anno che ha portato famiglie normali ad avere proiezioni di consumi esagerati e quindi una parte di fatturazione al massimo dei costi, cosa che ha portato liquidità nel breve periodo a GardaUno e che mi auguro sarà conguagliato a fine 2008 correggendo le stime di consumi ipotetici con i consumi reali, per soffermarmi su una questione diversa.
GardaUno, saggiamente, si lava le mani circa l’aumento del costo dell’acqua. Scrive appunto sulla fattura che i costi sono stati deliberati dall’assemblea consortile dell’ATO in data 18.04.2008. Comincia quindi lo scarica barile: GardaUno dice, giustamente, che gli aumenti del 28.8% non sono stati decisi da loro.
Cerchiamo di capire chi è l’assemblea consortile dell’ATO. Cercando in internet si trova il sito web dell’ATO (http://ato.provincia.brescia.it/) e qui il verbale della deliberazione n. 3 del 18.04.2008 che stabilisce le nuove tariffe. Partecipano all’assemblea oltre il rappresentante della Provincia anche un rappresentate per ciascuno dei 206 comuni della provincia di Brescia. Risulta ovvio che ATO non è altro che un organismo che rappresenta l’interesse pubblico, cioè dei cittadini.
Risultato della votazione: su 95 presenti (anche San Felice era presente) 93 favorevoli e 2 astenuti (Braone e Travagliato).
Ora so chi ha deciso l’aumento del 28.8% del costo dell’acqua a San Felice.
Uno degli obbiettivi di questa privatizzazione (voluto da una legge nazionale lontana nel tempo) è quello di “razionalizzare” il servizio. Il primo risultato ottenuto in meno di due anni di gestione privata dell’acqua è un progressivo aumento dei costi. Ma quanto?
Chiunque, leggendo le due fatture arrivate a casa in questi pochi mesi (prima e dopo l’estate) potrà confrontare i costi del 2007 e quelli del 2008. Ogni comune fa storia a se, io ho presente la situazione di San Felice, comune ove risiedo. Fra il 2007 e il 2008 l’aumento del costo dell’acqua è stato del 28.8%. Vediamo in dettaglio. Per una famiglia residente i primi 100 metricubi di acqua sono passati da un costo di 0.1300 Euro/mc a 0.1675 Euro/mc (+28.8%). Per il secondo scaglione(consumi da 100 a 150 mc) da 0.2600 a 0.3350 (+28.8%) per il terzo da 0.338 a 0.4355 Euro/mc (+28.8%) e per chi consuma davvero tanto 0.6700 Euro/mc.
Tralascio in questa sede di fare considerazioni circa l’opportunità di fatturare un acconto calcolato sui mesi primaverili ed estivi (da marzo a luglio) proiettando i consumi sui 12 mesi dell’anno che ha portato famiglie normali ad avere proiezioni di consumi esagerati e quindi una parte di fatturazione al massimo dei costi, cosa che ha portato liquidità nel breve periodo a GardaUno e che mi auguro sarà conguagliato a fine 2008 correggendo le stime di consumi ipotetici con i consumi reali, per soffermarmi su una questione diversa.
GardaUno, saggiamente, si lava le mani circa l’aumento del costo dell’acqua. Scrive appunto sulla fattura che i costi sono stati deliberati dall’assemblea consortile dell’ATO in data 18.04.2008. Comincia quindi lo scarica barile: GardaUno dice, giustamente, che gli aumenti del 28.8% non sono stati decisi da loro.
Cerchiamo di capire chi è l’assemblea consortile dell’ATO. Cercando in internet si trova il sito web dell’ATO (http://ato.provincia.brescia.it/) e qui il verbale della deliberazione n. 3 del 18.04.2008 che stabilisce le nuove tariffe. Partecipano all’assemblea oltre il rappresentante della Provincia anche un rappresentate per ciascuno dei 206 comuni della provincia di Brescia. Risulta ovvio che ATO non è altro che un organismo che rappresenta l’interesse pubblico, cioè dei cittadini.
Risultato della votazione: su 95 presenti (anche San Felice era presente) 93 favorevoli e 2 astenuti (Braone e Travagliato).
Ora so chi ha deciso l’aumento del 28.8% del costo dell’acqua a San Felice.
0 commenti:
Posta un commento