lunedì 10 agosto 2009

laltrasanfelice sbarca su WordPress

Oggi ho provato ad utilizzare un po' WordPress ed ho trasferito i post del mio blog.

Se tutto va bene continuerò a lavorare solo su WordPress, abbandonando così questa piattaforma.

Per continuare a seguirmi il nuovo indirizzo è:

martedì 4 agosto 2009

Comitato Acqua Benaco

Presentazione del Comitato Acqua Benaco
San Felice d/B
Venerdì 7 agosto ‘09
ore 21:00
presso il Castello di Portese
San Felice del Benaco
Durante la serata verrà presentato il Comitato Acqua Benaco e verranno illustrati i suoi obiettivi e le sue iniziative.
In questa occasione sarà possibile:
• aderire al comitato;
• leggere e sottoscrivere la“denuncia di inquinamento edepidemia di gastroenterite” alle Autorità di settore e agli Enti interessati.

Tutti i cittadini interessati sono invitati a partecipare

sabato 1 agosto 2009

Eurosurveillance - la versione di ASL per la comunità scientifica

Vi presento la traduzione (che ha eseguito Maurizia ed ho ripreso dal blog di MoMo) di un articolo scientifico presentato dall'ASL di Brescia a firma del suo Direttore Generale Dott. Scarcella (prima firma) su Eurosurveillance (Volume 14, Issue 29, 23 July 2009) il 23 luglio 2009, nelle stesse settimane in cui la medesima ASL, per voce del suo Direttore Sanitario Dott. Francesco Vassallo affermava a comuni cittadini "che alla luce della consolidata giurisprudenza “L’accesso all’informazione ambientale è negato quando la divulgazione dell’informazione reca pregiudizio allo svolgimento di procedimenti giudiziari o alla possibilità per l’autorità pubblica di svolgere indagini per l’accertamento di illeciti.”"

E' interessante segnalare questa forma di schizzofrenia dell'ente (ASL) nel divulgare da una parte (rivista internazionale) informazioni puntuali e conclusioni circa cause e responsabilità circa gli eventi e negare sistematicamente un confronto con i comuni cittadini e l'accesso alle informazioni.

Buona lettura e grazie a Maurizia che ha effettuato la traduzione.

Eurosurveillance, Volume 14, Issue 29, 23 July 2009
Rapid communications
An outbreak of viral gastroenteritis linked to municipal water supply, Lombardy, Italy, June 2009
C Scarcella(1), S Carasi(1), F Cadoria(1), L Macchi(2), A Pavan(2), M Salamana(2), G L Alborali(3), M N Losio(3), P Boni(3), A Lavazza(3), T Seyler (4)

(1) Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Brescia (Local Health Authority of Brescia), Brescia, Italy
(2) Direzione Generale Sanità Lombardia (Regional Health Authority of Lombardy), Milan, Italy
(3) Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER, Lombardy and Emilia Romagna Experimental Zooprophylactic Institute), Brescia, Italy
(4) Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (National Centre for Epidemiology, Surveillance and Health Promotion), Istituto Superiore di Sanità (ISS, National Institute of Health), Rome, Italy

Segnaliamo un’epidemia di gastroenterite virale legata all’acqua potabile comunale in una cittadina del nord Italia nel giugno 2009. Nell’arco di un mese, abbiamo identificato 299 casi probabili di cui 30 confermati per almeno uno dei seguenti virus: norovirus, rotavirus, enterovirus o astrovirus. Campioni d’acqua e filtri del sistema idrico sono anch’essi risultati positivi al norovirus e all’enterovirus. Sono state adottate opportune misure di controllo con l’impiego di diossido di cloro per trattare il sistema idrico e acido peracetico per i filtri, fornendo nel contempo fonti alternative provvisorie di acqua potabile alla popolazione.
Introduzione
Il 9 giugno 2009, un medico di base del comune di San Felice del Benaco ha notificato all’autorità sanitaria locale di Brescia (regione Lombardia, Italia del Nord) 21 casi di gastroenterite tra gli ospiti di un hotel. I pazienti presentavano vomito, diarrea e febbre. Nei giorni seguenti, sono stati segnalati casi anche fra la popolazione residente. Situata sul lago di Garda, San Felice del Benaco ha 3360 abitanti ma è molto turistica durante i mesi estivi. Abbiamo indagato in merito all’epidemia al fine di identificare l’origine dell’infezione e implementare misure di controllo opportune.
Metodi
Abbiamo definito caso probabile di epidemia quello di una persona che stava male con vomito e diarrea dopo il 7 giugno 2009 e di stanza, prima dell’inizio della malattia, a San Felice del Benaco, mentre si è denominato caso confermato di epidemia quello di una persona che rispondeva ai criteri di un caso probabile e i cui campioni di feci erano risultati positivi ai test di laboratorio per almeno uno dei virus seguenti: norovirus, rotavirus, enterovirus o astrovirus. Casi probabili che sono risultati negativi alla presenza di virus nelle feci sono stati annoverati fra i casi probabili.
La ricerca attiva di casi è stata effettuata nel modo seguente: è stata predisposta una linea telefonica di emergenza pubblica con la quale le persone potevano chiamare l’autorità sanitaria per ricevere informazioni concernenti la malattia e per poter raccogliere i sintomi, la data di inizio della malattia e i dati demografici essenziali. Parallelamente, la squadra sanitaria incaricata di indagare in merito all’epidemia raccoglieva informazioni giornaliere sui casi di pazienti che si presentavano al pronto soccorso del locale ospedale e raccoglieva, ove possibile, campioni di feci.Le autorità locali e regionali iniziavano un’indagine ambientale all’hotel il 9 giugno 2009, prelevando campioni di cibo dalla cucina, avendo colloqui con le persone e raccogliendo campioni di feci per i test microbiologici di 20 casi probabili (sia ospiti che personale). Quando è risultato chiaro che l’epidemia si stava allargando alla comunità residente (ad eccezione di tre campeggi dotati di sistema di rifornimento idrico proprio, dove non si è verificato nessun caso), l’indagine ambientale è stata estesa e ha incluso la raccolta di acqua dall’acquedotto municipale. L’acqua del Comune proviene dal vicino lago. Prima di essere distribuita come acqua potabile, è trattata con diossido di cloro e ipoclorito e passa attraverso filtri a sabbia. Gli incaricati sanitari hanno raccolto un totale di 94 campioni d’acqua dal lago nelle località di pompaggio, dai filtri e dalle fontane pubbliche. I campioni sono stati inviati agli Istituti zooprofilattici sperimentali della Lombardia e dell’Emilia Romagna (IZSLER) per essere sottoposti ai test di verifica della presenza di agenti batterici patogeni (tossine di Salmonella sp., Shigella sp., campylobacter sp., E. coli 0157, Yersinia enterocolitica, Aeromonas sp., Clostridium perfringens), parassiti (Cryptosporidium sp.) e agenti patogeni virali (norovirus, rotavirus,enterovirus,astro virus).I metodi virologici utilizzati sono stati la microscopia agli elettroni a staining negativo, ELISA per il rotavirus di tipoA e i metodi PCR per il norovirus, il rotavirus l’enterovirus e l’astrovirus.
Risultati
Un totale di 299 persone corrispondevano alla definizione di caso di epidemia, comprendendo 269 casi probabili e 30 confermati. La curva dell’epidemia nella figura 1 mostra i casi di epidemia probabili e confermati all’esordio. L’epidemia si è verificata tra l’8 giugno e il 4 luglio 2009 ed ha avuto il suo picco il 15 e il 16 giugno con 47 casi al giorno.Il tasso di attacco della malattia per il paese di San Felice del Benaco è stato dell’ 8,9% (299/3.360). I tassi della malattia per fascia d’età vanno dal 7% (50/713) in persone di 65 anni e più anziane al 14% (34/242) nel gruppo di età dai 15 ai 24 anni (figura 2). Quattro casi, tutti bambini, sono stati ospedalizzati.
Non ci sono stati morti. Le feci provenienti da 36 casi probabili sono state esaminate in laboratorio. Di queste, 17 (47,2%) sono risultate positive al norovirus, 19 (52,8%) al rotavirus, 12 (33,3%) all’enterovirus e 4 (11,1%) all’astrovirus. Otto casi presentavano sia il norovirus che il rotavirus nelle feci e due casi sono risultati positivi al norovirus, rotavirus e enterovirus. Il laboratorio non ha trovato virus in sei casi (ma li abbiamo comunque inclusi tra i casi di epidemia probabili a causa dei sintomi compatibili). La Salmonella sp., il clostridium perfringens e il Campylobacter sp. Sono stati trovati nei campioni rispettivamente in numero di due , uno e un caso.
L’età media di casi confermati di rotavirus è stata di 29 anni (gamma da 0-71) rispetto all’età media di 39 (9-88) per i casi di enterovirus. La distribuzione per fasce d’età dei casi confermati è mostrata nella figura 3.
I campioni di cibo dell’hotel sono risultati negativi alla presenza di agenti patogeni. Il 16 giugno 2009, i risultati dell’indagine ambientale preliminare mostravano abnormi alti livelli di Clostridium perfringens (4 UFC/100 ml) e Aeromonas hydrophyla (16 UFC/100 ml) nei campioni d’acqua di due fontane pubbliche. I test su 44 campioni d’acqua dal sistema idrico comunale (acqua da fontane e filtri) mostravano la presenza di norovirus ed enterovirus. L’esame della rete idrica comunale rivelava che: 1) la società di gestione dell’acqua aveva intrapreso dei lavori sulla vasca di raccolta che avrebbero potuto limitare l’effetto della clorazione; 2) due filtri avevano 10 anni (puliti settimanalmente ma non disinfettati); 3) la concentrazione di cloro nell’acqua prima che passasse dai filtri era di 0,4 mg/l; nell’acqua filtrata era di soli 0,08 mg/l.
Misure di controlloIl 17 giugno 2009, un’ordinanza comunale speciale poneva restrizioni all’uso dell’acqua (agli abitanti è stato detto di non usare l’acqua per bere e cucinare) ed effettuava fornitura alternativa di acqua alla popolazione attraverso autobotti. Le autorità locali organizzavano una campagna di informazione porta a porta e distribuivano volantini al fine di raggiungere il maggior numero di persone. Il 19 giugno 2009, il comune cominciava a disinfettare l’acquedotto con diossido di cloro (0,2 mg/l) e i filtri a sabbia con acido per acetico. Quando la presenza di norovirus nell’acqua e nelle feci dei casi ha ricevuto conferma, la concentrazione residua di diossido di cloro nei punti terminali della rete è stata incrementata a 3,4 mg/l per tre giorni consecutivi a partire dal 23 giugno 2009. Sono stati effettuati un campionamento ed un controllo regolari dell’ acqua per monitorare l’efficienza delle misure di controllo. L’ordinanza sull’acqua potabile è stata mantenuta fino a quando tutti i test di qualità dell’acqua non rispondevano ai parametri di sicurezza. I campioni di acqua raccolti dopo il primo trattamento con diossido di cloro e acido per acetico sono risultati tutti negativi alla presenza di norovirus.
Conclusione e discussione
Un’epidemia di gastroenterite virale è stata microbiologicamente collegata alla fornitura comunale di acqua in una cittadina della Lombardia. Misure di controllo tempestive e un comportamento adeguato da parte della popolazione in seguito alla campagna di informazione svolta hanno impedito un accesso maggiore dell’epidemia.
L’allarme è venuto da un grappolo di gastroenterite in un hotel. La direzione dell’hotel ha prontamente informato un medico di base che ha notificato il fatto alle autorità sanitarie locali. Si è notato un incremento di gastroenterite nella popolazione generale un giorno dopo l’allarme iniziale. L’hotel è situato lungo il lago, vicino al bacino di raccolta dell’acqua, ciò che potrebbe spiegare perché gli ospiti e il personale dell’hotel siano stati fra i primi ad essere colpiti (vedi il picco sulla curva epidemica del 9 luglio 2009).
Sebbene il numero di residenti a San Felice del Benaco sia di 3360 persone, è importante notare che nella stagione estiva arrivano molti turisti e la popolazione triplica. Perciò, i tassi di accesso della epidemia sopra riportati (basati sulla popolazione residente) sono probabilmente sovrastimati, anche se il sistema di sorveglianza non ha captato tutti i casi. Tutte le fasce d’età sono state colpite, così come mostra l’esposizione all’epidemia equamente distribuita fra le varie età. L’età media relativamente alta dei casi di rotavirus (29 anni) è altresì coerente con un’esposizione non limitata solo ai bambini e ai ragazzi.
L’acqua comunale viene prelevata dal lago in un luogo in cui l’acqua è stagnante. Fino ad ora i campioni di acqua del lago testati hanno dato esito negativo per la presenza di norovirus, rotavirus, enterovirus o astrovirus. Comunque non possiamo escludere la contaminazione del lago a causa del superamento della capacità del sistema fognario e/o per scarichi illegali. Abbiamo deciso di non effettuare uno studio analitico perché non l’abbiamo considerato economicamente conveniente, specialmente in un periodo in cui risorse limitate sono allocate prioritariamente al monitoraggio dell’influenza pandemica. In Italia, gli acquedotti sono stati identificati come la sorgente di molte infezioni da norovirus provenienti dall’acqua. Ciò ci fa capire l’importanza per la salute pubblica di acquedotti e sistemi di fornitura dell’acqua ben manutenuti e monitorati nelle nostre città e paesi.

martedì 28 luglio 2009

Serata estremamente deludente

Stasera si è svolta l'assemblea cittadina sul tema dell'inquinamento del nostro acquedotto convocata dall'amministrazione comunale.

La serata è stata estremamente deludente.
Sono stati latitanti (assenti non rende bene l'atteggiamento) sia GardaUno che ASL.
Il Sindaco Paolo Rosa ha cercato di spiegarci i fatti come se nessuno di noi li avesse vissuti sulla sua pelle.

Poche risposte o meglio nessuna. Peccato!

Io penso che la serata non sia stata proprio delle più riuscite e che il "dilemma del prigioniero" abbia (per ora) fornito la sua risposta attesa di mediocre "minimo locale".

Peccato!

martedì 21 luglio 2009

Tramonto a San Felice











venerdì 17 luglio 2009

Il dilemma del prigioniero

In questi giorni la situazione di San Felice e dei problemi del suo acquedotto è piuttosto statica. Un po’ della tensione si sta perdendo, fra vacanze e calo della tensione, anche se sul blog di MoMo, punto di riferimento per gli irriducibili della verità.

Molti cittadini aspettano risposte e sperano che venga convocata la famosa assemblea pubblica che il nostro Sindaco ci aveva promesso parecchie settimane or sono. L’assemblea tarda ad arrivare e malumori cominciano a salire.

Sempre sul blog di MoMo mi è capitato di leggere un commento di Paride che dice:

“La famosa assemblea forse tarda, per la semplice questione che il Presidente di Garda Uno è il Dr Mario Bocchio del P.D.L. nonchè sindaco di Lonato e facente parte del consiglio dei sindaci dell’Asl Il consigliere delegato nonche direttore generale di Garda Uno è il dott. Franco Richetti sempre del P.D.L. e il direttore di settore è il sig. Mario Giacomelli e il nostro sindaco se non sbaglio e stato votato per la maggior parte dei voti da Pdl e Lega , tra di loro non si mangiano, dei cittadini di San Felice Portese e Cisano gliene importa assai poco , solo quando Votano, altrimenti ………….. Andrà a finire per quanto riguarda il livello istituzionale a Tarallucci e Vino?E’ questo il grosso dubbio, e le bollette del consumo d’acqua , visto che non hanno mai interrotto se non in maniera saltuaria il servizio di erogazione dell’acqua dovremo pagarle? E come ultima domanda ma non ultima, anzi prima per importanza, la salute dei cittadini verrà tutelata come dovrebbe ?”

Quanto racconta Paride circa l'assetto politico di GardaUno è certamente vero.

A mio avviso qui si presenta al nostro Sindaco il famoso "dilemma del prigioniero".

Da un lato può cogliere l'occasione di non pestare i piedi a nessuno del suo potenziale ambiente politico e sperare così di aspirare ad una carriera politica fulgida e rapida.

Dall'altro ovviamente dovrebbe tenere fede agli impegni presi con i suoi concittadini pretendendo TRASPARENZA (informando quindi!) e ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA' da parte di chi (in buona fede o meno) ha sbagliato (aggiungerei anche l'ASL oltre a i quadri dirigenti di GardaUno).

C'è inoltre la terza componente del dilemma, i famosi operatori del turismo che, come ricordava qualcuno, non sono solo i proprietari di campeggi, alberghi, pizzerie e ristoranti, ma anche quanti di indotto del turismo hanno fatto una prima o spesso seconda professione (no ri-entro nel merito degli aspetti legati all'evasione fiscale già citati da chi mi ha preceduto).

No è una situazione facile. Serve ora coraggio e determinazione. Speriamo che ci siano!

A mio avviso la soluzione è più facile di quanto sembri.
A differenza di molti non credo che l'amministrazione di San Felice sia così berlusconiana. Certamente è espressione di un voto popolare fortemente radicato nel centro-destra che fra lega e PDL raccoglie a San Felice oltre il 60% dei consensi, ma credo (spero) che non sia così berlusconiana.

Ora, le logiche che illustra saggiamente Paride sono analisi di uno scenario politico certamente vero, ma anche decisamente "vecchie". Con vecchie non intendo dire che esistevano solo in passato e ora non esistono più, al contrario ritengo che siano vecchie perche legate a modo di concepire la politica "vecchia" ovvero dove si ritiene che i politici, per definizione, si spartiscono il potere fra istituzioni e para-politica (GardaUno è para-politica) a prescindere dal realizzare un progetto di miglioramento di qualità della vita dei cittadini che in questo caso si chiama TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA degli abitanti di San Felice.

Si badi bene che non ho parlato di visione della politica di Destra o di Sinistra (e chi mi conosce sa che la mia militanza politica non è nel PDL ma nel PD), ma di differenza fra politica vecchia e concezione moderna, riformista, innovatrice del ruolo della politica.
Questa differenza è presente in tutto l’arco costituzionale e anche il PDL (per fortuna) non ne è esente.
Il modello berlusconiano è del primo tipo pur essendo presenti nello schieramento di destra molti seri e capaci innovatori e rinnovatori.
Altrettanto esistono a sinistra molti “conservatori di sinistra” che sono altrettanto negativi per la crescita del nostro paese quanto il modello berlusconiano

Tornando dunque al problema dell’acquedotto di San Felice a mio avviso il dilemma del prigioniero per il nostro Sindaco è piuttosto questo: sei legato al modello vecchio di fare politica (quello di cane non mangia cane citato da Giorgio) o sei (a destra) innovatore e rinnovatore del modo di fare politica e ritieni che la salute dei tuoi concittadini venga prima degli interessi corporativi e delle logiche di spartizione del potere interne al gruppo politico a cui fai riferimento?

mercoledì 15 luglio 2009

Franceschini, Bersani, Marino e ... Grillo

Rientrando dalle ferie ho notato che si è acceso il dibattito per la segreteria del PD.

Non mi sto appassionando troppo a questo tema perchè credo che per l'ennesima volta le logiche di spartizione delle poltrone prima ancora che di discussione sulle idee abbiano avuto il sopravvento. Peccato!

La vicenda di Grillo poi è paradossale. Da un lato c’è chi sputa sul PD un giorno si e l’altro pure e poi vuole redimerlo. Dall’altra parte c’è chi, chiudendo le porte in faccia a Grillo non fa altro che dimostrare una volta di più che di democratico nel PD c’è solo il nome.

Peccato che in piccola scala le medesime situazioni nazionali si ritrovano anche in chiave locale.

martedì 14 luglio 2009

Rientrato

ieri sono rientrato dalle vacanze e, dopo aver smaltito le email in sospeso ho provato a leggere sul blog di MoMo come fosse la situazione acquedotto.
Pare che non ci siano troppe novità. Ufficialmente l'acqua è potabile, voci dicono che così sicura non sia.
Mi domando ... ma senza alcun intervento materiale sull'impianto cosa ci assicura che il problema non si ripresenti?
Mi spiego meglio. Il nostro acquedotto è piuttosto datato e, soprattutto, è stato dimensionato per un paese di poco più di 2000 abitanti.
Ora i residenti sono circa 3500 e fra seconde case e altre presenze turistiche, soprattutto nei weekend, a San Felice ci saranno (esclusi i campeggi) oltre 5000 persone ad utilizzare l'acqua per i diversi usi.
Evidentemente senza un intervento radicale (che prevederebbe ingenti investimenti) il nostro acquedotto è costantemente a rischio, soprattutto il sabato e la domenica.
La soluzione non può semplicemente essere un po' di cloro in più.
Vedremo!

venerdì 26 giugno 2009

Interrogazione parlamentare del PD

In questi giorni la nostra comunità di San Felice è stata messa a dura prova dagli eventi relativi all’epidemia di gastroenterite per la contaminazione dell’acquedotto comunale gestito da GardaUno.
Una volta affrontata l’emergenza sanitaria riteniamo indispensabile procedere anche per via politica, attraverso le vie istituzionali, per identificare responsabilità e ridare sicurezza e fiducia ai cittadini.
Per questo motivo il circolo del Partito Democratico di San Felice ha prima informato e poi aiutato e sostenuto l’azione dell’On. Pierangelo Ferrari, rappresentante bresciano alla Camera dei Deputati per il PD, in quale presenterà nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare sugli avvenimenti di San Felice del Benaco e del suo acquedotto.

Lunedì 29 giugno alle ore 15:00 si svolgerà a San Felice d/B presso la sala consiliare dell'ex-monte di pietà una conferenza stampa dei Parlamentari Bresciani del PD, di Diego Peli (consigliere Provinciale del PD) e del circolo del PD di San Felice per presentare l'iniziativa parlamentare.
Io personalmente non sarò presente per impegni personali presi da mesi, un po' me ne dispiace, tuttavia Marco e Rocco spero possano essere presenti per presentare l'iniziativa anche a nome del Circolo locale del PD, da dove l'iniziativa è partita.
Vi invito ad essere presenti e a sostenere e pubblicizzare l'iniziativa, anche fuori del nostro comune.

giovedì 25 giugno 2009

Il tema dell'acquedotto in Consiglio Comunale

Durante il Consiglio Comunale del 5 marzo 2008 si discusse la seguente “Interrogazione a risposta orale in sede di Consiglio Comunale” presentata dal consigliere Paolo Rosa per conto del gruppo consigliare Giovani:

“Preso atto delle numerose segnalazioni di cittadini sensibili al risparmio idrico, si evidenzia che ad oltre un anno dall’impegno preso su nostra sollecitazione, di provvedere alla chiusura con rubinetti temporizzati o standard delle fontane civiche site in piazza Italo Moniga, in via Del Convento della Piazza di Cisano, in via Benaco parcheggio pubblico di Portese e in prossimità dei servizi igienici pubblici in località porto di San Felice tale operazione ancora non è stata messa in opera, per questa ragione si chiede:
- quando si provvederà a tale operazione che determina perdite notevoli e continue sulle 24 H di acqua già potabilizzata ad alto valore di provenienza dall’acquedotto civico;
- quali provvedimenti e azioni si stanno prospettando per gli investimenti sulla rete in riferimento al nuovo soggetto gestore;
- quali sottolineature si intendono inoltrare a chi di competenza per evitare che il prossimo anno nei mesi centrali si abbiano a ripetere le numerose e prolungate sospensioni d’erogazione idrica nella zona di Santigaro e Cisano.”

È interessante leggere il verbale del Consiglio (pubblicato sul sito del comune), in cui troviamo le risposte di assessore ai lavori pubblici e sindaco al riguardo:

Risponde l’Assessore ai Lavori Pubblici Alvaro Savoldi che dà un quadro panoramico generale sugli investimenti di potenziamento dell’acquedotto comunale, con potenziamento delle prese a lago, delle stazioni di pompaggio e del centro di potabilizzazione. L’Assessore spiega anche le cause delle interruzioni di erogazione di acqua potabile che sono avvenute nelle località di Cisano e Santigaro nella scorsa stagione estiva, interruzioni che non dovrebbero più verificarsi con i dispositivi a rilascio graduato installati.

Il consigliere Paolo Rosa chiede se in caso di verificarsi di altre perdite funzionerà il numero verde e come.

Risponde il Sindaco Gianluigi Marsiletti anticipando che nella bozza di bilancio 2008 della società di gestione per conto dell’Ato, la Garda Uno SpA, sono previsti interventi per circa 700.000 euro sul territorio di San Felice del Benaco. Si tratta di un’anticipazione, perché il bilancio deve ancora essere sottoposto all’Assemblea dei soci.
Inoltre un altro progetto del Garda Uno riguarda la redistribuzione su tutto il territorio della Valtenesi delle fonti di alimentazione, poiché alcuni comuni, che di recente hanno attivato nuovi pozzi, hanno ugualmente registrato scarsità d’acqua nelle falde.

Il Consigliere Paolo Rosa invita l’Amministrazione ad agire a priori rispetto a queste scelte programmatiche dell’Ato e del Garda Uno, prima che vengano prese le decisioni.

Il Sindaco assicura che a tutt’oggi è preventivato un rilevante investimento sul territorio di San Felice del Benaco.

Il Consigliere Paolo Rosa torna sulla prima parte dell’interrogazione, facendo rilevare che le fontanelle pubbliche sono state disattivate da poco, a fronte della richiesta del Suo gruppo effettuata da oltre un anno e mezzo. Il consigliere Rosa ipotizza la quantità di metri cubi di acqua consumata. Tale atteggiamento non gli pare coerente con la campagna di sensibilizzazione che l’Amministrazione sta facendo per incentivare un consumo responsabile, anche mediante la distribuzione di vari kit ai cittadini.
Risponde il Sindaco dicendo che, al di là delle quantificazioni dei metri cubi di acqua che consumano le fontane pubbliche, gli zampilli ci sono sempre stati in tutte le piazze d’Italia e sempre ci saranno, poiché sono motivo di abbellimento e decoro oltre che di ristoro. Le fontane vengono disattivate nei periodi di siccità, in attesa di riaprirle.

Il Consigliere Paolo Rosa precisa di non richiedere la chiusura delle fontane, ma l’installazione di erogatori di acqua con temporizzatore.
Conclude ringraziando e dicendosi soddisfatto dei chiarimenti avuti.”

A quanto detto dall’assessore ai lavori pubblici Savoldi, sono stati fatti investimenti sull’acquedotto comunale, con potenziamento delle prese a lago, delle stazioni di pompaggio e del centro di potabilizzazione.
Sarebbe a questo punto interessante sapere a cosa sono serviti quei 700.000€ di cui parlava l’allora Sindaco Marsiletti (sempre che siano stati messi a bilancio da Garda Uno per il 2008…).
Sarebbe interessante sapere a cosa si riferiva il sindaco assicurava che al 5 marzo 2008 era già preventivato un rilevante investimento sul territorio di San Felice del Benaco.

È possibile avere un po’ di chiarezza al riguardo?
Magari l’ex assessore Simone Zuin, che aveva anche il prestigioso incarico di presiedere la commissione bilancio del nostro comune, ci può aiutare a capire meglio quali investimenti l’amministrazione passata ha fatto per il nostro acquedotto.
Ma soprattutto la passata amministrazione ha controllato che venisse realizzato quanto promesso da GardaUno/Aato ?